Telefonica sta meditando lo spin off delle sue attività in Colombia, per abbattere ulteriormente il debito di 51,2 miliardi di euro che pesa sulle casse aziendali. Lo scrive il Financial Times, aggiungendo che l’obiettivo sarebbe la quotazione in borsa del business colombiano, per evitare la vendita di asset in altri paesi sudamericani.
La quotazione riguarderebbe una piccola percentuale di Telefonica Colombia.
L’idea del presidente Cesar Alierta sarebbe in fase embrionale. Telefonica controlla il 70% della divisione colombiana, che ha chiuso il 2012 con ricavi per 1,7 miliardi di euro. Il restante 30% è in mano allo Stato, che dovrebbe dare il via libera ad un’eventuale Ipo. Per ora, secondo il Financial Times, non ci sono negoziati con Bogotà.
Per ora Telefonica ha messo in stand by ogni programma di vendita o quotazione dei suoi asset in Sud America, nonostante il pieno di incassi per 1,5 miliardi di euro registrato dallo spin off delle sue attività in Germania che risale a ottobre.
Per abbattere il debito, Telefonica sta considerando altre opzioni, come la cessione delle quote detenute in Telecom Italia e China Unicom. L’obiettivo dichiarato del carrier iberico è ridurre il debito al di sotto del 47 miliardi di euro quest’anno. Telefonica ha chiuso il 2012 con utili per 3,9 miliardi di euro, in flessione del 27%.
Sul fronte europeo, scrive il Financial Times online, Telefonica intende riaprire i colloqui con l’olandese Kpn per esplorare la possibilità di un’integrazione delle attività dei due gruppi in Germania in modo da ridurre i costi. Al gruppo spagnolo interessa la fusione della rete utilizzata dalla controllata 02 Germany con quella della rivale E-Plus Business del gruppo Kpn.
Secondo fonti vicine alla situazione il management delle due società si incontrerà per discutere dell’ipotesi di integrazione delle reti, anche se prima di avanzare proposte dettagliate si attenderà il completamento dell’aumento di capitale di Kpn da 3 miliardi di euro. La scorsa estate Telefonica ha avuto trattative con Kpn anche nell’ipotesi di una fusione completa tra i due gruppi. I colloqui tuttavia non hanno avuto successo.