I RISULTATI FINANZIARI

Deutsche Telekom raddoppia gli utili, Telefonica avanti piano

La telco tedesca mette a segno risultati in forte rialzo e stima un ulteriore miglioramento nel 2023. La spagnola vede gli utili passare da 8 a 2 miliardi per effetto delle operazioni sulle torri, il fatturato cresce dell’1,8%. Per l’anno in corso outlook prudente

Pubblicato il 23 Feb 2023

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Deutsche Telekom ha messo a segno un 2022 di robusta crescita nei ricavi e negli utili favorita dalle prestazioni della filiale americana T-Mobile (e dal rafforzamento del dollaro), nonché dalla tenuta del business tedesco. Per il full year il colosso europeo delle telecomunicazioni ha riportato ricavi netti di 114,4 miliardi di euro, +6,1% anno su anno, di cui il 78% generato fuori dalla Germania. L‘utile netto si attesta a 8 miliardi, in aumento del 91,6%, l’utile netto adjusted è pari a 9,1 miliardi, +54,9%.

Più lenta la crescita nel 2022 per un altro gruppo europeo delle telecomunicazioni, Telefonica, con ricavi che sfiorano i 40 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2021), in linea con le aspettative degli analisti. L‘utile netto è stato di 2 miliardi contro gli 8,1 miliardi del 2021, ma il risultato è influenzato dal confronto con l’eccezionale crescita dell’anno precedente dovuta alla cessione delle torri di telecomunicazioni detenute dalla controllata Telxius ad American Tower Corporation per un totale di 7,7 miliardi.

I numeri di Deutsche Telekom

Nel dettaglio, per Deutsche Telekom, sul fatturato totale di 114,4 miliardi di euro i ricavi da servizi sono 91,9 miliardi, in aumentato del 10,6% rispetto al 2021. L‘ebitda Al è aumentato del 7,7% a 40,2 miliardi, l’ebitda adjusted del 7,5% a 46,4 miliardi. L’Eps a 1,61 euro è in crescita del 85,1% (Eps adjusted a 1,83 euro sale del 50%). 

Deutsche Telekom ha registrato una forte crescita del free cash flow del 30,2%, raggiungendo quasi 11,5 miliardi di euro e l’obiettivo è superare quest’anno la soglia dei 16 miliardi. Il cash capex a 21 miliardi rappresenta una crescita del 16,9%, ma tolto lo spettro è in flessione (-8,5%) rispetto al 2021, a 24,1 miliardi.

Il traino di T-Mobile

In Germania le vendite di Deutsche Telekom sono aumentate dell’1,9% su anno a 24 miliardi di euro, trainate dalla crescita dei clienti mobili con abbonamento e da quella dei clienti fissi su fibra ottica e su pacchetti che includono l’offerta tv. L’ebitda adjusted è di 9,8 miliardi, +3,2%. L’Europa nel complesso fa segnare una flessione di ricavi (11,1 miliardi, -1,2%) e utili (3,9 miliardi, -1,1%).

La controllata americana T-mobile ha generato nel 2022 un utile operativo adjusted di 25,6 miliardi di euro (+12,9%) e ricavi di 75,4 miliardi (+11,3%), grazie a 6,4 milioni di nuovi clienti postpaid.

Per il 2023 T-Mobile Us prevede di sbloccare sinergie dall’acquisizione di Sprint per un valore compreso fra 7,2 a 7,5 miliardi di dollari, almeno il 20% in più rispetto all’anno precedente. I. costi di integrazione nell’anno in corso non dovrebbero superare 1 miliardo di dollari, in calo rispetto ai 5 miliardi del 2022. La base di clienti postpagati dovrebbe crescere di 5- 5,5 milioni di unità.

La strategia di Hottges

Per Deutsche Telekom il target 2023 è di un ebitda adjusted in crescita del 4% a 40,8 miliardi di euro. Il free cash flow dovrebbe aumentare di almeno il 40% a oltre 16 miliardi

Gli sconvolgimenti del “mondo e le loro conseguenze non mancano di avere effetti su Deutsche Telekom”, afferma il ceo Tim Höttges. “Ma continuando ad attuare la nostra strategia siamo stati comunque in grado di raggiungere tutti i nostri obiettivi nel 2022”.

Il gruppo ha proseguito le cessioni di attività per ridurre l’elevato indebitamento (a luglio 2022 ha venduto una partecipazione del 51% in GD Towers, il business delle torri cellulari in Germania e Austria, a DigitalBridge e Brookfield), liberare fondi da investire in antenne 5G e garantirsi il controllo dell’americana T-Mobile.

Telefonica avanti piano

Nel 2022 Telefonica ha registrato profitti condizionati da un confronto sfavorevole con il 2021, quando ha ceduto le sue attività delle torri. L’utile netto è dunque sceso a 2 miliardi contro gli 8,1 miliardi del 2021 quando il gruppo spagnolo ha venduto gli asset dalla controllata Telxius ad American Tower Corporation, per un totale di 7,7 miliardi.

Il fatturato 2022 ha raggiunto quasi i 40 miliardi, in aumento dell’1,8% su anno, in linea con le aspettative degli analisti. Il flusso di cassa libero di 4,5 miliardi è il 72,5% in più rispetto al 2021.

“I ricavi del gruppo segnalati sono cresciuti per la prima volta dal 2015”, si legge nella nota per i media. “L’Oibda ammontava a 12,8 miliardi di euro a dicembre 2022, con variazioni y-o-y influenzate dai costi di ristrutturazione o dalle plusvalenze registrate nell’anno precedente, tra gli altri fattori. Nel quarto trimestre, l’Oibda ha raggiunto 3,2 miliardi, più del doppio di quello dello stesso trimestre del 2021. L’evoluzione dei tassi di cambio nel 2022 è stata favorevole per il gruppo”.

Il debito è aumentato a 26,7 miliardi dai 26 miliardi del 2021, ma Telefonica fa sapere che “più dell’80% del debito è a un tasso fisso e le scadenze per i prossimi tre anni sono coperte”.

La Spagna resta il punto di forza

La Spagna è stata ancora una volta il principale generatore di ricavi per Telefonica con 12,4 miliardi di euro, pari al 27% del totale (+0,6%), con Arpu superiore ai 90 euro. Seguono l’area Hispam (20% del fatturato), il Brasile (19%), la Germania (18%) e il Regno Unito (13%).

Telefonica ha annunciato un dividendo per il 2023 di 0,30 euro interamente in contanti, distribuito in due pagamenti (a dicembre 2023 e a giugno 2024), e proporrà agli azionisti il rimborso dello 0,4% del capitale sociale.

“Siamo molto soddisfatti della trasformazione che l’azienda sta attraversando e siamo ben posizionati per continuare su questo percorso di crescita redditizia”, afferma il presidente e ceo José María Álvarez-Pallete. “Nel 2022 Telefónica ha dimostrato ancora una volta la sua forza, il suo impegno per i suoi obiettivi e la sua capacità di superare i contesti più difficili. Nel 2023 manterremo la nostra attuale disciplina finanziaria e continueremo a dare priorità agli investimenti in progetti di connettività. Per Telefónica, rispondere alle nuove esigenze dell’era digitale non è un’opzione; è la scelta”.

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