L’Iran lancia la versione islamica di “Google Earth” in funzione anti-spionaggio. A progettare l’applicazione sono le autorità iraniane, che più volte hanno accusato il software generatore di immagini virtuali della Terra grazie all’utilizzo dei satelliti di essere un metodo di spionaggio utilizzato dagli organismi di intelligence occidentali.
Come riporta l’agenzia di stampa iraniana Mehr, il ministero dell’Informazione e delle Comunicazioni ha annunciato che “Islamic Google Earth” dovrebbe essere pronto nei “prossimi quattro mesi”.
“Sono stati fatti i preparativi per il lancio mondiale del progetto di mappa in 3D e stiamo attualmente creando un centro dati appropriato che sia in grado di processare questo volume di informazioni” ha detto il ministro Mohammed Hassan Nami alla Mehr.
“Stiamo facendo del nostro meglio per lanciare la Islamic Google Earth nei prossimi quattro mesi come un portale nazionale della Repubblica islamica, fornendo servizi su scala globale” ha aggiunto. “In apparenza Google Earth sta fornendo un servizio agli utenti, ma in realtà vi sono dietro le organizzazioni di sicurezza e di intelligence per ottenere informazioni da altri Paesi” ha affermato Nami, senza però spiegare in cosa la versione locale dell’applicazione differirà dall’originale.
In realtà l’Iran è solito censurare il web. A settembre, per esempio, le autorità bloccarono l’accesso a Google e a Gmail, preannunciando la realizzazione di una rete Internet nazionale, separata da quella convenzionale, di cui al momento non si sa ancora niente.
A dicembre, poi, è stato lanciato dal governo un sito di video-sharing chiamato “Mehr” (affetto o gentilezza in lingua farsi) e chiaramente ispirato a Youtube, che invece è proibito nel Paese dal 2009.