“Le minacce informatiche stanno diventando sempre più complesse. I recenti attacchi richiedono una costante vigilanza a livello operativo e una continua rivalutazione dei quadri normativi e di sorveglianza per verificare se sia necessario aggiornarli”. Lo dice Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, sottolineando che “in qualsiasi momento possono verificarsi cambiamenti significativi ma imprevedibili. Dobbiamo quindi essere pronti a comprenderli e ad adattarci rapidamente per mitigare la suscettibilità dell’ecosistema finanziario agli attacchi informatici“.
Rischi cyber, serve alzare il livello di guardia
L’aumento del lavoro a distanza e la maggior interconnessione digitale, avverte Panetta, “sta aumentando il rischio, la frequenza e la gravità dei cyberattacchi”. Per cui serve “una rigorosa regolamentazione, applicazione e azione penale. Anche la futura cooperazione tra istituzioni pubbliche e private sarà cruciale”.
“Come ci siamo resi conto alcuni anni fa, le minacce informatiche sono qui per restare – annota il membro del Comitato esecutivo Bce -. Esistono molti soggetti adattabili che cercheranno sistematicamente di sfruttare qualsiasi debolezza o vulnerabilità per scopi illegali – ha detto Panetta -. Le minacce esistenti stanno diventando più pericolose e nuove minacce sono all’orizzonte. Dobbiamo quindi adattare costantemente i nostri quadri operativi e di resilienza informatica a livello individuale e collettivo”.
Sicurezza informatica “cuore” della finanza digitale
Per questo la sicurezza informatica deve essere la spina dorsale della finanza digitale. “Non possiamo permetterci – ha detto Panetta – di cadere dietro la curva. L’Ufficio europeo sulla sicurezza cyber ha svolto un ruolo chiave nella protezione della sicurezza e dell’integrità del sistema finanziario”. Perché “in qualsiasi momento possono verificarsi cambiamenti significativi ma imprevedibili”.
“Dobbiamo avere una mentalità di resilienza informatica in ogni momento – avverte Panetta -. La domanda che dobbiamo porci non è se si verificherà un attacco informatico, ma se siamo pronti a rispondere quando accadrà. Nell’ultimo anno, l’Euro Cyber Resilience Board ha lavorato a un modello concettuale di come l’ecosistema delle infrastrutture finanziarie potrebbe gestire una tale crisi se si verificasse. Ha inoltre sviluppato protocolli e reti volti a sostenere una risposta collettiva, coerente e completa a una crisi informatica da parte delle parti interessate”.