Open Fiber amplia gli orizzonti e punta a portare a bordo un numero sempre più ampio di clienti. “Vogliamo allargare la platea di soggetti che potrebbero vendere i servizi di connettività pur non essendo ancora presenti nel mercato delle Tlc e, per spingere l’utilizzo della rete Ftth nelle aree bianche, è partita una stagione di importanti promozioni”, annuncia a CorCom Simone Lo Nostro, a capo della Divisione Mercato Residenziale della wholesale company. Open Fiber annovera tra i suoi clienti oltre 300 operatori ma punta a crescere e non poco.
Lo Nostro, esattamente su quali tipologie di aziende state puntando?
Tutti gli operatori di telecomunicazioni presenti nel mercato italiano sono già nostri clienti e siamo al loro fianco per spingerli a crescere sempre di più. Il nostro obiettivo è quello di sostituire il prima possibile le tecnologie poco performanti “non Ftth” con la nostra e, per farlo, vogliamo supportare altri partner a entrare sul mercato. Penso a tutte le aziende con modelli di business simili alle telco come ad esempio utilities, banche o assicurazioni, tutti operatori che potrebbero vendere i servizi di connettività e che magari non hanno ancora visualizzato i vantaggi di avere la nostra Ftth come prodotto in portafoglio. Abbiamo già fatto accordi importanti con grandi player di questi settori ma non vogliamo fermarci qui, grazie ad Open Fiber, infatti, oggi qualsiasi azienda può entrare in questo mercato con costi contenuti garantendo ai propri clienti un servizio altamente performante e competitivo nel prezzo. Già diverse aziende come Enel, Sorgenia, Poste, Sky hanno scelto di entrare nel mondo delle telecomunicazioni su rete fissa creando al tempo stesso una più alta soddisfazione dei propri clienti ma anche accrescendo il loro valore. Le soluzioni ‘chiavi in mano’ offerte da Open Fiber sono senza costi fissi e permettono di entrare nel mercato in tempi brevi garantendo interessanti ritorni economici e di immagine. Tra le ultime partnership siglate ricordo anche quella con Virgin Fibra.
Come sta evolvendo il mercato?
L’enorme incremento del traffico dati e delle applicazioni che necessitano di grande ampiezza di banda determineranno uno spostamento dei clienti dai sevizi di connettività più obsoleti, che impiegano il rame, verso le reti di nuova generazione basate su fibra ottica. Se è quindi chiaro dove andrà il mercato, c’è caso mai incertezza sul “quando”. Mi sento di dire che “ora” è un buon momento per tutti: per i clienti finali perché le offerte Ftth sono spesso anche più convenienti nel prezzo rispetto a quelle Fttc o Adsl, ma anche per i nostri partner perché si è aperta una stagione di importanti promozioni.
Di cosa si tratta?
È un’operazione commerciale straordinaria dedicata a tutti gli operatori partner sui servizi Ftth nelle aree bianche, cioè nei comuni più remoti e nelle zone rurali dove stiamo costruendo l’infrastruttura dopo aver vinto i bandi pubblici. La promozione riguarda i servizi attivi e passivi. In particolare, per i servizi Gpon e Open Stream gli operatori partner pagano per le nuove attivazioni circa il 50% in meno sul contributo di primo allaccio e, inoltre, il canone del servizio Open Stream è stato ridotto di circa il 25%. Questa iniziativa punta a supportare la diffusione delle connessioni Ftth nelle aree bianche e rappresenta un ulteriore vantaggio per gli operatori partner permettendo loro di offrire ai clienti finali una tecnologia all’avanguardia come l’Ftth a prezzi competitivi. L’auspicio è che questo importante sforzo si traduca in un miglior servizio per quei cittadini che si trovano nelle aree rurali e più remote del Paese, che potranno avere a disposizione un’infrastruttura a prova di futuro al pari delle grandi città.
Quali sono i vantaggi delle reti in fibra?
La fibra ottica è il mezzo migliore per il trasferimento dati. Le reti che utilizzano il rame sono meno stabili e subiscono una rapida decadenza del segnale tanto più ci si allontana dalla centrale che lo rilancia, causando rallentamenti e colli di bottiglia che non permettono una navigazione fluida e veloce, inoltre il rame subisce l’effetto degli agenti atmosferici. La capacità trasmissiva della fibra ottica, invece, ha una performance costante ed è perfetta per l’utilizzo massiccio che si fa oggi della connessione. Inoltre, l’impatto ambientale dell’Ftth è decisamente minore e rappresenta, quindi, una scelta molto più sostenibile. Non solo una rete in fibra facilita lo svolgimento di attività a distanza, con tutti i conseguenti effetti dovuti ai minori spostamenti fisici e minore utilizzo di mezzi di trasporto, ma garantisce anche una notevole efficienza nella gestione della rete e nei consumi di energia. Secondo diversi studi internazionali, infatti, la sostituzione delle reti d’accesso in rame con la fibra ottica porterebbe a una riduzione dei consumi energetici nell’ordine dell’85-90%.
Questa sfida sarà anche un modo per aiutare l’Italia a crescere nella banda ultralarga?
La nostra mission è portare connettività ultra-broadband in tutte le case, aziende e sedi della pubblica amministrazione d’Italia. Un Progetto-Paese che, nonostante le difficoltà legate alla complessità dell’opera, sta proseguendo con grande impegno e determinazione. Ad oggi, abbiamo coperto oltre 13 milioni di unità immobiliari con la rete in fibra fino a casa (Ftth), Open Fiber è diventata in pochi anni il principale operatore italiano di fibra ottica Ftth e tra i leader in Europa. Il nostro impegno tanto nelle grandi città quanto nei piccoli comuni rurali o nei distretti industriali ha una forte valenza economica e sociale. Non è più pensabile che ci siano aree del Paese che viaggiano a diverse velocità per via di infrastrutture obsolete. Detto questo, la sfida è, insieme ai nostri clienti/partner, quella di diffondere la conoscenza dei i miglioramenti che la nostra connessione veloce può portare nelle abitudini degli italiani: da un uso più comodo di internet all’eliminazione del digital divide, il tutto passando attraverso un risparmio tangibile supportato dalla nostra nuova strategia di prezzi all’ingrosso.