Ha preso il via la consultazione pubblica che riguarda la seconda fase del “Piano voucher per l’incentivazione della domanda di connettività in banda ultra larga delle famiglie”. L’obiettivo di Infratel è quello di integrare le osservazioni raccolte dal 27 aprile al 31 maggio 2022.
La destinazione del contributo
L’intervento a favore delle famiglie, senza limitazioni Isee e senza un contratto attivo alla rete fissa in banda ultralarga, prevede l’erogazione di un voucher pari a 300 euro, per incentivare abbonamenti ad almeno 300 Mbps sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione e sull’importo dei canoni di erogazione del servizio per un periodo fino a 24 mesi, e comprenderà la fornitura dei relativi apparati elettronici.
Sono escluse le famiglie che hanno già beneficiato del voucher connettività durante la fase 1, destinata ai nuclei meno abbienti. I cittadini potranno ricevere, ai sensi delle nuove Broadband Guidelines adottate dalla Commissione europea il 12 dicembre 2022, un contributo aggiuntivo pari a un massimo di 130 euro per la copertura di costi relativi a opere civili che dovessero sostenere all’interno della propria proprietà privata al fine di predisporla al passaggio della necessaria infrastruttura. Tale contributo è riconosciuto direttamente al cittadino.
I contenuti della consultazione
Nello specifico, si chiederà di esprimere una posizione in merito alla compatibilità con il mercato di riferimento di voucher volti ad agevolare l’attivazione di servizi di connessione ad almeno 300 Mbps, in linea con l’impostazione del Piano “Italia a 1 giga” già autorizzato dalla Commissione Ue, e fermo comunque restando il principio a mente del quale, laddove in un’unità immobiliare sia presente più di una opzione di connettività a banda ultralarga, il voucher potrà essere erogato soltanto in relazione alla sottoscrizione dell’offerta più performante in termini di velocità disponibile allo specifico indirizzo civico.
Al centro della consultazione anche la compatibilità con il mercato di riferimento della scelta di prevedere un contributo aggiuntivo, riconosciuto direttamente agli utenti, per la copertura dei costi relativi a opere civili che dovessero sostenere all’interno della propria proprietà privata al fine di predisporla al passaggio della necessaria infrastruttura.
Si chiederà poi di esprimere un’opinione in merito alla possibilità di prevedere incentivi agli operatori di telecomunicazioni al fine di migrare autonomamente i propri clienti da reti e tecnologie meno performanti a reti e tecnologie più performanti.
Infine, ci sarà da vagliare l’opzione di introdurre voucher per incentivare l’attivazione di abbonamenti ad almeno 300 Mbps anche per le famiglie già dotate di un abbonamento attivo. In tale caso si chiede anche di esprimere una posizione in merito a quale dovrebbe essere la soglia massima di velocità del contratto attivo da migrare sopra la quale non si potrà usufruire del voucher.
I soggetti interessati potranno inviare commenti e osservazioni sui quesiti inseriti nella consultazione entro il 22 aprile 2023.