L’Europa conta su un ecosistema di open banking dinamico e attrattivo: il numero di third party provider è infatti cresciuto nel vecchio continente del 12% in un anno, così come sono aumentate le attività della Commissione Europea per potenziare i servizi e i modelli di business basati sulla condivisione dei dati, a partire dal settore dei pagamenti, come nel caso del Digital Finance Package, dell’Open Finance Consultation e dell’Eu Data Act. A livello europeo, l’offerta basata su Api rimane prevalentemente incentrata sui servizi di Ais e Pis, che rappresentano il 55% del totale, con servizi innovativi che rappresentano il 15% dell’offerta. E’ quanto emerge dal “The Global Open Finance Report”, realizzato da Cbi, società che sviluppa in ecosistema, per banche e fintech, infrastrutture e servizi innovativi in ambito pagamenti digitali, e PwC Italia. Ecco cinque use cases che lo studio evidenzia come particolarmente significativi per illustrare l’evoluzione del settore.
Cream-Banca Progetto
Banca Progetto è una Challenger Bank che eroga prestiti sia alle piccole e medie imprese che ai privati. La Banca è orientata a fornire soluzioni di credito sempre più digitali – come prestiti ai dipendenti e finanziamenti alle Pmi – facendo leva anche su algoritmi potenziati di credit scoring che valutano il profilo del richiedente secondo paradigmi innovativi. La scelta è ricaduta su Cream, soluzione che consente agli utenti di ottenere prestiti istantanei più agevoli da 300 a 3mila euro grazie a un algoritmo che fa leva sui conti correnti e sulle transazioni dei clienti per fornire l’affidabilità creditizia dell’utente. Il cliente può inoltrare la richiesta direttamente proprio smartphone e, se approvato, l’importo viene versato sul conto entro 48 ore. I punti chiave di questa soluzione sono l’Open Banking, tramite Ais, che consente l’analisi delle transazioni per fornire il punteggio di credito migliore della categoria e facilità di accesso al prestito, e la riduzione dei tempi di elaborazione per l’erogazione del credito.
PausePay – Allianz
Pause Pay è un servizio B2B Buy Now Pay Later offerto da CashInvoice, comparatore di fatture che analizza i prodotti finanziari per i crediti e gli anticipi delle fatture, in collaborazione con la compagnia assicurativa Allianz Trade. Sviluppato con FlowPay, fornisce alle aziende strumenti innovativi di incasso, pagamento e analisi finanziaria. Pause Pay è un servizio di pagamento integrabile nell’e-commerce dei commercianti: consente agli utenti di completare gli acquisti tramite i propri conti bancari con pagamento a 90 giorni. Le transazioni sono abilitate dalle Api Pis di FlowPay, da Allianz Trade e da CashInvoice nella gestione dei crediti commerciali. Grazie a questa soluzione il pagamento può essere differito a 90 giorni, senza limiti di plafond della carta di credito, mentre il venditore garantisce istantaneamente l’intero importo: CashInvoice si occupa della pianificazione, dello sviluppo e della gestione della piattaforma di Credit Trading, Allianz Trade dell’analisi del rischio e delle API di valutazione del credito in tempo reale.
Visa – Criptocurrency solutions
Visa, società specializzata nelle carte di credito, si sta espandendo nel settore delle valute digitali, facendo da ponte tra le soluzioni di valuta digitale e la sua rete globale di commercianti. Le Crypto Api di Visa consentono alle banche di offrire ai propri clienti una gamma di servizi di valuta digitale direttamente dalla loro app. Le Api consentono alle banche di fornire quotazioni in tempo reale, di fare ordini di acquisto e conservare in modo sicuro le criptovalute scambiate. Inoltre, tramite le Api, per quanto riguarda le criptovalute detenute Visa fornisce assistenza ai clienti pre e post-acquisto. Grazie a questa offerta banche, neobanche e altri istituti finanziari possono integrare facilmente e in modo sicuro gli asset digitali; lato cliente, consultando le crypto Api di Visa è possibile monitorare in tempo reale i principali dati di mercato delle criptovalute.
Playd – variable recurring payments
Plaid è una società fintech che facilita la comunicazione tra le app di servizi finanziari, gli utenti delle banche e i fornitori di carte di credito. La soluzione VRP di Plaid consente ai clienti di connettere in modo sicuro i fornitori di servizi di pagamento autorizzati alla loro app tramite l’uso delle Api Pis. Plaid è quindi autorizzato a effettuare una serie di pagamenti per una serie di servizi, comprese bollette e abbonamenti, per conto del cliente entro i parametri concordati, consentendo al mercato di consolidare casi d’uso non-sweeping e commerciali per i Vrp. Vrp consente quindi ai clienti di autorizzare terze parti in una logica push ad avviare pagamenti dal proprio conto bancario su base ricorrente. Grazie a Faster Payment Services, inoltre, i Vrp integreranno altre opzioni esistenti di pagamento quasi in tempo reale, come ad esempio i pagamenti con carta o gli addebiti diretti.
PayDo – Piattaforma per incassi e pagamenti
PayDo, una realtà Fintech italiana specializzata in soluzioni B2B per semplificare l’esperienza dei pagamenti digitali di Banche, Aziende, IP e Imel Europee, grazie alla propria piattaforma proprietaria semplifica gli incassi e i pagamenti, riducendo i costi e i tempi dei processi standard. Consente l’invio a chiunque via mobile di pagamenti anche
senza Iban, e di richieste di pagamento completabili direttamente dalla piattaforma scegliendo tra più modalità e con esito real-time. Si tratta di una piattaforma compliant agli standard di sicurezza bancari, facilmente integrabile tramite Api e utilizzabile anche tramite Erp, che sbilita soluzioni user-friendly, personalizzabili, mobile centriche e senza App
dedicate, con possibilità di inviare pagamenti e richieste di pagamento in tutto il mondo, anche massivamente.
Almawave – The data appeal company
The Data Appeal Company (Tdac) supporta numerosi istituti finanziari sviluppando un set di indicatori basati su Alternative Data (come il sentiment score o il footfall index) per valutare aziende, brand e territori e orientare le scelte di investimento ottimizzando la gestione del rischio. L’utilizzo di dati alternativi presenti online consentono la profilazione di imprese e territori, migliorando la valutazione del merito creditizio e ottimizzando le strategie di investimento. In questo scenario Almawave offre un nuovo modello di customer engagement human-to-human e human-to-machine, basato su tecnologie di AI, per offrire al cliente un servizio finanziario veloce, efficiente, coerente e personalizzato.
La situazione in Italia
Nel 2022 in Italia il volume delle chiamate Api gestito da Cbi, che rappresenta circa il 90% del mercato domestico, ha registrato una crescita del 114% in un anno, per un totale di 190 milioni di chiamate. Contemporaneamente è cresciuto il numero dei player che hanno sviluppato servizi a valore aggiunto basati sulle logiche di Open Banking, con un +8% rispetto al 2021.
I principali servizi che compongono l’attuale offerta Open Banking e Open Finance nel contesto nazionale riguardano l’account aggregation (85%), il check Iban (62%) e il personal financial management (62%), che precedono i variable recurring payments (31%). Guardando al futuro, gli istituti bancari affermano di voler puntare sui servizi di gigital Id & onboarding (80%) e sul check Iban cross border (35%). In crescita anche gli investimenti in servizi commerciali, con un +23% nel 2022 e un valore medio per banca vicino al milione di euro.
La rivoluzione nel mercato dei pagamenti
“In questi due anni abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione nel mercato dei pagamenti, con l’ingresso di nuovi player, l’avvento di innovazioni tecnologiche applicate al mondo finanziario, l’aumento della richiesta di servizi cashless – afferma Liliana Fratini Passi, Direttore Generale Cbi – A ciò si aggiungono ulteriori spinte innovative nel contesto normativo, soprattutto a livello europeo, con le iniziative che puntano a una revisione della Direttiva Psd2, a una regolamentazione del quadro Open Finance e a un rafforzamento degli Instant Payments. In questo contesto, CBI è impegnata ad accelerare il passaggio dall’Open Banking all’Open Finance, investendo in innovazione tecnologica integrata e sostenibile, nonché in competenze digitali, che contribuiranno alla creazione di servizi a valore aggiunto in ottica internazionale e di data monetization. Attraverso la creazione di piattaforme collaborative e grazie alla collaborazione con altri attori del mercato – conclude – Cbi mira non solo a creare use case innovativi in logica B2B2C, basati su standard interoperabili al servizio di imprese e cittadini e PA, ma anche a garantire che essi vengano adottati da una molteplicità di soggetti, in modo che il servizio possa essere usato dalla collettività, beneficiando dei vantaggi della cosiddetta economia di rete”.
Lo sviluppo dei servizi Api Premium in Europa
“L’Open Finance è già realtà. L’Australia ha incluso altri prodotti oltre ai pagamenti nel loro quadro iniziale per il settore bancario, mentre in Brasile l’Open Insurance è già nel vivo. In Europa osserviamo lo sviluppo di servizi API Premium e di iniziative come lo SPAA Scheme che contribuiranno allo sviluppo del mercato di riferimento e favoriranno nuove iniziative collaborative – aggiunge Paolo Gusmerini, director di Pwc Italia – A livello regolamentare, dovremo attendere la pubblicazione della regolamentazione sull’Open Finance prevista nel Q2 2023 per conoscere i nuovi indirizzi della Commissione Europea. Sarà importante costruire nuove iniziative collaborative partendo da quanto già fatto in ambito Open Banking massimizzando, ove possibile, le sinergie/partnership realizzabili. Sarà altrettanto importante tenere conto delle diverse peculiarità dei settori coperti dall’Open Finance favorendo al contempo lo sviluppo di use cases cross sector che massimizzino benefici dei consumatori con la miglior user experience e massima sicurezza”.