Sono otto milioni le famiglie italiane che vedono i programmi televisivi grazie ad un’antenna direct-to-home (DTH) puntata sui satelliti di Eutelsat. È quanto risulta da una survey realizzata dall’operatore satellitare francese in collaborazione con Ipsos. “Si è trattato della prima indagine di questo tipo, realizzata da settembre a novembre 2012 attraverso una minuziosa indagine con interviste face to face a domicilio”, spiega Claudia Vaccarone, head of market research di Eutelsat.
I satelliti della costellazione Hot Bird, nave ammiraglia della flotta di 30 satelliti di Eutelsat, rappresentano di gran lunga il riferimento per la ricezione multi-canale in tutta Italia. Sono infatti ben 7,3 milioni le abitazioni collegate con il “bouquet”, in crescita di circa 200.000 famiglie nell’ultimo biennio. Altre 700.000 abitazioni guardano la TV via satellite attraverso altre posizioni orbitali Eutelsat, in particolare Eutelsat 16A, Eutelsat 9A e Eutelsat 7 Ovest A. “Questi dati mostrano la nostra assoluta leaderhip nel mercato televisivo italiano – commenta Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat -. Più di nove famiglie su dieci equipaggiate per la ricezione satellitare in Italia sono servite da un nostro satellite”.
Hot Bird, posizione preferita
La posizione di Eutelsat Hot Bird, già sede di 378 canali televisivi italiani, si è consolidata come la piattaforma di riferimento esclusiva per la ricezione in chiaro e dei canali a pagamento, e sta diventando lo strumento privilegiato per la rapida espansione del mercato HDTV. La piattaforma Pay-TV di Sky Italia ha una base di abbonati di 4,8 milioni di abitazioni nella posizione Hot Bird, e sta guidando l’affermazione dell’ HDTV: tre abbonati su quattro ricevono oltre 50 canali in HD. Un totale di 2,4 milioni di abitazioni ricevono canali in chiaro – dei quali 1,5 milioni sono attrezzati per la ricezione DTH di TivùSat, la piattaforma satellitare per il digitale terrestre – registrando una crescita di 200.000 famiglie dallo switch-off in Italia della rete televisiva analogica terrestre a luglio 2012.
Il Satellite: un’infrastruttura totalmente digitale
Nel complesso, l’universo TV satellitare in Italia continua ad espandersi ed è la seconda opzione per la ricezione multi-canale. Su una base nazionale di 24,7 milioni di abitazioni dotate di TV, una su tre ha optato per la ricezione satellitare di canali in chiaro o a pagamento. Sedici milioni di case guardano la TV tramite la rete terrestre mentre solo 250.000 case, in zone altamente urbane, sono abbonate all’IPTV.
Jean-François Leprince-Ringuet, direttore commerciale di Eutelsat, ha commentato i dati: “La nuova performance del satellite nel corso degli ultimi due anni, riflette il nostro impegno per gli investimenti a lungo termine necessari per alimentare la crescita del broadcasting digitale e il passaggio a una più alta qualità in HD, 3D e, per il futuro, 4K. Il nostro Studio rivela che il satellite è una infrastruttura digitale leader nel vivace panorama dei media in Italia e che la flotta satellitare Eutelsat, i nostri investimenti e i nostri modelli di partnership, continuano a consentire alle emittenti di ottimizzare la loro portata in tutta Italia, soddisfacendo le aspettative dei consumatori in termini di scelta di contenuti e qualità”.
“Eutelsat ha aiutato e promosso l’innovazione e la competitività delle imprese grazie ad una continua crescita e sviluppo delle soluzioni e servizi al mercato globale – ha sottolineato Franco Cataldo, Deputy Chief Commercial Officer di Eutelsat -. A 30 anni dall’inizio delle attività, il parco dei 30 satelliti, gli oltre 4.500 canali distribuiti, la nuova politica commerciale con uffici aperti a Dubai, Singapore e Johannesburg sono prova di una vitalità, attenzione ai mercati e strategie industriali che permettono ad Eutelsat di affrontare la sfida globale delle comunicazioni satellitari con maggiore determinazione”.
Il satellite è televisione, ma è anche tante altre cose. Ad esempio, servizi a larga banda, in particolare a vantaggio delle aree di digital divide dove sono carenti sia le connessioni via cavo sia quelle wireless terrestre. “Un testimonianza della capacità del satellite di supportare soluzioni capaci di unificare il territorio è l’accordo che abbiamo siglato col Miur per collegare ad Internet le scuole in digital divide. Le prime esperienza hanno dato risultati molto positivi”, spiega Farina. È d’accordo il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo secondo cui “la connessione ad Internet di tutte le scuole italiane è una condizione indispensabile per il processo di modernizzazione”.
Profumo, intervenendo alla presentazione dei risultati dello studio di Eutelsat sulla diffusione della tv via satellite in Italia, ha inoltre sottolineato come “le sperimentazioni fatte con Eutelsat per mettere in rete le scuole di alcune isole minori, ma anche le esperienze maturate in occasione del terremoto dell’Emilia Romagna hanno dato risultati estremamente incoraggianti. Il satellite è una tecnologia da diffondere”.
Ne è convinto anche il commissario Agcom Antonio Preto per il quale “il settore satellitare rappresenta uno dei punti di eccellenza della ricerca e dell’industria avanzata italiana, fondamentale per la competitività del Paese”.
Preto osserva inoltre che “lo sviluppo della televisione satellitare ha certamente contribuito a rendere più concorrenziale il settore televisivo e a favorire il pluralismo, due obiettivi perseguiti da Agcom”.
“Il satellite è una tecnologia fondamentale nel panorama televisivo italiano, in particolare per l’apporto che può dare all’innovazione tecnologica e alle nuove frontiere della Tv come il 3D e l’ultra Hd. Il nostro confronto con gli operatori del settore è costante”, spiega Alessandro Luciano, presidente della Fondazione Bordoni.
STUDIO SULLA RICEZIONE TV 2013