Il 2022 si è chiuso per Huawei con un deciso calo degli utili, causato dalle sanzioni statunitensi ma anche dalla difficile congiuntura economica, con l’aumento dei prezzi delle materie prime, le restrizioni dovute alla pandemia che l’utile una tantum legato alla vendita di Honor non è riuscito a compensare.
“Il contesto economico difficile e fattori non di mercato hanno continuato a pesare sull’attività”, ha spiegato il presidente Eric Xu illustrando i conti che evidenziano un utile in calo del 68,7% a 35,6 miliardi di yuan, pari a 4,7 miliardi di euro, a fronte dei 113,7 miliardi registrati nel 2021. Nel 2022 il fatturato ha registrato un +0,9%, toccando quota 642,3 miliardi di yuan, pari a 85,8 miliardi di euro: si tratta in questo caso di un’inversione di tendenza rispetto al 2021, quando i ricavi erano scesi del 28% rispetto all’anno precedente.
“Sebbene sia vero che ci aspettano notevoli pressioni, vediamo ancora l’opportunità di far crescere un portafoglio di attività resiliente – ha proseguito Eric Xu – un vantaggio competitivo unico, la fiducia dei nostri clienti e partner e il coraggio di investire pesantemente in R&S“.
La strategia della diversificazione
Presentando i conti la multinazionale cinese non ha reso pubblici i dati sul numero di dispositivi mobili venduti lo scorso anno, e ha annunciato la propria strategia di rifocalizzazione sul mercato cinese e di diversificazione delle attività, con focus sul cloud computing, sull’automotive e sui chip.
Stando ai numeri del 2022, i ricavi delle attività aziendali di Huawei sono cresciuti del 30% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 133,2 miliardi di yuan, pari a 19,38 miliardi di dollari, mentre i ricavi delle attività consumer hanno registrato un nuovo calo, con un -11,9%.
Meng Wanzhou alla presidenza
Nell’occasione della presentazione del conti del 2022 è stato anche ufficializzato l’avvicendamento alla presidenza dell’Azienda, che dal primo aprile vedrà entrare in carica Meng Wanzhou, chief financial officer oltre che protagonista delle tensioni diplomatiche tra Usa e Cina dopo il suo arresto a Vancouver con l’accusa di aver mentito sui rapporti con l’Iran in violazione delle sanzioni commerciali.
“Il 2022 è un anno in cui Huawei è uscita dalla modalità di crisi – afferma Meng Wanzhou – Le restrizioni statunitensi sono ora la nostra nuova normalità e siamo tornati a fare affari come sempre”.