PNRR E CONNETTIVITÀ

Banda ultralarga, 60 giorni per rifare il piano nazionale

Su iniziativa del sottosegretario Butti istituito un gruppo di lavoro interministeriale per l’elaborazione di una proposta da sottoporre al Consiglio dei Ministri. Evidenziate criticità dei piani in corso e bisognerà anche recuperare i ritardi accumulati attraverso interventi correttivi che possano assicurare il completamento dei progetti nei tempi previsti

Pubblicato il 06 Apr 2023

butti

60 giorni di tempo per rivedere la Strategia Bul (banda ultralarga). Questa la deadline fissata dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale (Citd) – ieri la prima riunione – presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, e a cui hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e rappresentanti dei ministri dell’Economia e delle Finanze, della Giustizia, dell’Interno, della Pubblica Amministrazione, della Salute, degli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, degli Affari Regionali e le Autonomie, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’Anci e dell’Upi.

Accelerare sulle reti e rilanciare il settore delle Tlc

“Il Sottosegretario Butti ha evidenziato le criticità dei piani in corso, sottolineando la necessità di recuperare i ritardi ereditati attraverso interventi correttivi che possano assicurare il completamento dei progetti nei tempi previsti”, si legge nella nota emessa a seguito della riunione. E per mandare avanti i lavori è stato così istituito un gruppo di lavoro interministeriale per l’elaborazione della proposta di revisione della Strategia che dovrà essere discussa e approvata in una prossima riunione del Citd per poi essere presentata al Consiglio dei Ministri. “Tale revisione avrà l’obiettivo di rilanciare il settore delle telecomunicazioni, favorire gli investimenti pubblici e privati, accelerare la realizzazione di infrastrutture 5G di nuova generazione, anche alla luce delle economie maturate nell’ambito del Pnrr per i progetti legati alla banda ultralarga”, si legge ancora nella nota.

Proroga di 24 mesi per permessi e autorizzazioni

Intanto la Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera agli emendamenti al decreto Pnrr: fra le misure la proroga di 24 mesi di certificati, permessi e autorizzazioni per gli interventi finalizzati alla realizzazione delle nuove reti a banda ultralarga. Disposizione che si applica anche alla Scia.

Identità digitale unica, gruppo interministeriale

All’ordine del giorno della riunione del Cidt anche la questione dell’identità digitale. Il Sottosegretario Butti ha illustrato gli strumenti previsti dall’attuale sistema italiano evidenziando “la necessità di avviare un graduale percorso di razionalizzazione delle soluzioni presenti per arrivare ad un’unica identità digitale garantita dallo Stato”.  È stata così avanzata una proposta di scenario per l’ecosistema della nuova identità digitale in Italia. E anche su questo dossier si è deciso di istituire un gruppo di lavoro interministeriale con lo scopo di condividere il percorso, in linea con l’e-wallet europeo.

Fascicolo sanitario elettronico, accelerare sui decreti attuativi

Il punto anche sullo stato di avanzamento del Fascicolo Sanitario Elettronico. “Grazie alla collaborazione con Regioni e Province Autonome risulta completato il percorso di messa a punto dei piani regionali per l’incremento delle competenze dei professionisti del Sistema Sanitario, e dei piani di adeguamento tecnologico finalizzati a garantire la crescita omogenea dei servizi su tutto il territorio nazionale”, si legge nella nota post meeting. Ed è stata condivisa “la necessità di accelerare il percorso di adozione dei decreti attuativi necessari al completamento dell’iniziativa”.

Il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico “garantirà ai professionisti sanitari la possibilità di avvalersi di una stessa fonte, completa e aggiornata, di informazioni cliniche, offrirà ai cittadini un punto di accesso ai servizi erogati dal Sistema Sanitario nazionale, valorizzerà i dati per effettuare analisi cliniche, consentirà una programmazione sanitaria in linea con i bisogni e supporterà la ricerca”.

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