Consentire agli enti locali della Toscana di aprire 169 centri per la facilitazione digitale, che favoriscano l’alfabetizzazione digitale e semplifichino l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione ai cittadini che hanno più difficoltà a utilizzare le piattaforme online. E’ l’obiettivo del bando da cinque milioni di euro pubblicato dalla Regione Toscana. Tra coloro che presenteranno domanda verranno scelti tre centri per ognuno dei 28 ambiti territoriali turistici in cui è suddivisa la Toscana. Poi, assegnati i primi 84 posti, per gli altri la scelta ricadrà su quelle realtà che hanno un maggior numero di abitanti in virtù dei target numerici assegnati alla Toscana dal Pnrr. Unica eccezione le isole del Giglio e di Capraia. Per loro Centro di facilitazione garantito nel caso in cui i rispettivi presentino la domanda.
Al bando potranno partecipare i Comuni toscani in forma singola o associata, le Unioni di Comuni toscane, le Province toscane, la Città Metropolitana di Firenze. I beneficiari potranno avvalersi di collaborazioni con altri Enti locali, associazioni di volontariato, scuole e università e altri soggetti, anche privati, attivi sul territorio che gestiscono centri di aggregazione o sportelli presso i quali si svolgono azioni per la fruizione dei servizi digitali e il rafforzamento delle competenze digitali dei cittadini.
Il piano della Regione Toscana
“La Toscana sta procedendo con efficacia e concretezza sul fronte Pnrr, anche relativamente alla Misura 1 sulla digitalizzazione – spiega Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana – Oggi presentiamo un bando che permetterà la realizzazione di una fitta rete di Centri per la digitalizzazione, che consentiranno ai cittadini di essere più coinvolti nella rivoluzione digitale in corso. Per migliorare il livello di digitalizzazione della popolazione, oltre alle risorse statali, la Regione Toscana ha usato anche risorse proprie per acquistare tablet, fornire voucher di connessione, aumentare la copertura di rete sul territorio regionale: un lavoro che facciamo sempre in collaborazione con i Comuni”.
Il primo bando Pnrr sulle competenze digitali
“Partiamo finalmente con il primo bando Pnrr sulle competenze digitali – spiega Stefano Ciuoffo, assessore regionale alle infrastrutture digitali e alla semplificazione – Abbiamo voluto rilanciare ed estendere il progetto su cui Regione Toscana si era già impegnata negli anni scorsi, attraverso la collaborazione delle Botteghe della Salute, di Anci e dei sindacati dei pensionati. Diamo fino a 30.000 euro di contributi per ciascun centro proposto dai Comuni, dalle Unioni di Comuni o dalle Province che faranno domanda, per finanziare l’attività di 169 Centri di facilitazione digitale. Il nostro obiettivo è, in accordo con il Piano nazionale che si propone di raggiungere 2,4 milioni di utenti, di formare 136.000 cittadini toscani”.
Le dotazioni per gli enti locali
“Saremo in grado di fornire, agli enti locali che lo chiederanno, anche una dotazione informatica composta da 2 computer fissi, 2 portatili, una stampante a colori, un videoproiettore, un hotspot con cavi di rete e un tablet, per un valore aggiuntivo di circa 9.000 euro che si aggiungeranno ai 30.000 euro – conclude Ciuoffo – Sono certo che gli amministratori locali vorranno cogliere questa preziosa opportunità. Con questa misura – prosegue l’assessore Ciuoffo – vogliamo garantire la capillarità sul territorio regionale dei futuri centri di facilitazione digitale. L’alfabetizzazione digitale, insieme alla connettività, è il presupposto per ridurre le disuguaglianze che oggi si stanno ampliando anche a causa dell’innovazione tecnologica. Dobbiamo fare in modo che quest’ultima sia un’opportunità per tutti i cittadini e per tutte le imprese, non solo per alcuni”.
La figura del “facilitatore digitale”
“Abbiamo istituito – conclude l’assessore Ciuoffo – la figura del facilitatore digitale iscritta nel catalogo regionale. Per coloro che saranno candidati dagli Enti a percorrere questo percorso formativo certificato, è previsto un corso di qualificazione professionale della durata di 450 ore, durante le quali si acquisiranno competenze di utilizzo dei principali servizi pubblici digitali, di consapevolezza sui rischi di sicurezza informatica, e capacità di aiutare i cittadini nell’utilizzo del digitale. I facilitatori digitali, riconosciuti come profilo regionale, seguiranno il corso di formazione professionale organizzato ed erogato gratuitamente dalla Regione, che si farà carico dei relativi costi attraverso i fondi del Pnrr, rilasciando alla fine una qualifica professionale riconosciuta”.