STRATEGIE

Cybersecurity, Tinexta si allea con Google Cloud e punta a polo nazionale

La business unit Cyber ha siglato una partnership con Chronicle del colosso americano per fornire sul mercato italiano sistemi più efficaci contro le minacce informatiche. L’Ad Comastri: “Nuove potenzialità per i clienti e per noi un vero e proprio boost alla crescita organica”. L’azienda pronta per nuove acquisizioni

Pubblicato il 13 Apr 2023

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Tinexta Cyber ha annunciato oggi una partnership con Google Cloud che permetterà alla business unit cyber di Tinexta Group di rendere disponibili sul mercato sistemi di difesa più efficaci per far fronte alle minacce.

Gli obiettivi della partnership

L’accordo, si legge in una nota, consentirà infatti alle realtà che fanno capo all’azienda di cybersicurezza del gruppo Tinexta, ovvero Corvallis, Swascan e Yoroi, di offrire ai propri clienti la soluzione cloud-native Chronicle Siem (Security Information and Event Management) di Google Cloud.

Corvallis in particolare, all’interno della partnership avrà un ruolo guida nelle attività di integrazione e sviluppo dell’offerta. La partnership, quindi, consentirà alle aziende di Tinexta Cyber di consolidare sempre più la posizione di riferimento per la cybersicurezza in Italia, e in prospettiva di portare anche le proprie soluzioni sul marketplace di Google Cloud, che grazie alla collaborazione potrà avvalersi delle competenze cyber e della conoscenza del mercato italiano delle aziende di Tinexta Cyber.

La partnership aiuterà inoltre a valorizzare le competenze di threat intelligence delle aziende del gruppo Tinexta Cyber, attraverso la potenza di storage e di search e la correlazione degli eventi storicizzati in Chronicle Siem. L’integrazione consente di sviluppare nuovi servizi Xdr (Extended Detection & Response) con funzionalità di analisi degli eventi estremamente potenti, sia in termini di velocità che di profondità. In linea con la filosofia di Tinexta Cyber l’obiettivo è quello di avere servizi facilmente integrabili con i sistemi dei clienti per facilitare l’adozione di servizi di cybersecurity evoluti non solo da parte delle grandi organizzazioni ma anche per quelle di dimensioni più ridotte.

La strategia di Tinexta Cyber

“La nuova partership che Tinexta Cyber ha siglato con Chronicle di Google Cloud sarà una spinta importante non solo per la crescita delle imprese del gruppo ma anche un passo in avanti verso lo sviluppo di un grande polo italiano della cybersecurity in grado di fornire agli utenti soluzioni a 360 gradi per le esigenze di ciascuno”, commenta l’Ad di Tinexta Cyber Marco Comastri. “Questo accordo apre nuove potenzialità di servizio per i clienti e potrebbe spingerci a crescere oltre il Cagr medio di settore che in Italia per il 2023 Idc ha individuato in circa l’11%. Un vero e proprio boost alla crescita organica che contiamo possa affiancarsi a una crescita per linee esterne tramite un programma di acquisizioni su cui stiamo lavorando con molta attenzione. Tutto ciò con l’obiettivo di medio periodo di consolidarci come un polo italiano della Cybersecurity in grado di offrire ai nostri utenti soluzioni di alto profilo per tutte le esigenze”.

Tinexta Cyber, forte di un fatturato aggregato (la somma di quelli di Corvallis, Swascan e Yoroi) che si aggira intorno ai 100 milioni di euro, è già ora uno dei principali operatori di un settore che secondo le stime degli analisti varrà a fine 2023 poco meno di 2,5 miliardi di euro.

“Il nostro principale azionista è di fatto Tecnoholding a sua volta di proprietà di un nutrito gruppo di Camere di Commercio italiane”, ricorda Comastri. “E noi non scordiamo mai che il nostro target principale sono anche le pmi, quelle piccole e medie imprese che costituiscono il nerbo vero e proprio dell’economia di questo Paese. Di fatto”, aggiunge Comastri, “la cyber sicurezza è un abilitatore strategico dello sviluppo e dei servizi digitali. In questo senso diventa strategico potere fornire alle imprese del territorio strumenti in grado di sfruttare le opportunità del digitale, in termini Cloud, IoT, automazione e così via senza dovere subire i rischi di attacchi informatici che si fanno via via più frequenti e aggressivi”.

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