Arrivare ad 1 miliardo di euro investiti nell’insurtech entro la fine del 2023, per ridurre il gap che separa l’Italia dagli altri Paesi Europei, grazie anche a una strategia in sette punti e alla valorizzazione delle startup e pmi insurtech italiane. E’ questo l’appello lanciato da Italian Insurtech Association nell’occasione del lancio della quarta edizione del proprio manifesto, con cui traccia un bilancio della storia dell’associazione e tira le somme sul percorso intrapreso dal 2020 e sulle prospettive future.
Nel 2020, quando è nata l’associazione, gli investimenti in Italia nel mercato insurtech ammontavano a 50 milioni di euro – spiega l’associazione – e nel 2022 sono arrivati 450 milioni. “Una crescita notevole – si legge in una nota – che evidenzia una maturità del mercato e di come l’ecosistema assicurativo abbia colto l’importanza di compiere una digital transformation completa.
Il ruolo delle tecnologie emergenti
Le tecnologie emergenti come Artificial intelligence, data analytics e robotic process automation stanno riscrivendo in maniera indelebile lo scenario, spiega l’Italian Insurtech Association – la sfida è adeguarsi ai nuovi strumenti di cui dotarsi: solo i player in grado di reinventarsi potranno navigare la rivoluzione digitale in atto restando competitivi e non saranno soggiogati dalla trasformazione.
Le piattaforme di OpenAI, come ChatpGPT, sono sempre più integrate all’interno di tutte le industry, prosegue l’associazione – accelerando la rivoluzione digitale ed evolvendo i vari settori. In questo scenario i professionisti sono chiamati ad adeguarsi a questi nuovi strumenti per non essere lasciati indietro dalla trasformazione.
L’incentivazione dell’education e la carenza di competenze
Tra gli obiettivi del documento presentato dall’Italian Insurtech Association c’è quello di incentivare programmi di education per rafforzare le competenze tecnologiche della filiera, gli strumenti e i servizi offerti. Questo anche per rispondere a una carenza di competenze e al fatto che, secondo le previsioni di Iia, saranno circa 13mila i professionisti da reclutare per mettersi al passo della rivoluzione tecnologica e guidare l’innovazione delle compagnie, oltre che per ampliare l’offerta assicurativa con prodotti personalizzati e su misura.
Nuove partnership con le aziende tecnologiche
Per non perdere competitività non basteranno soltanto le competenze, ma sarà necessario anche dare vita a partnership con aziende tecnologiche per presidiare al meglio settori come il travel, le utilities, le telco e la mobility, con l’obiettivo di ottenere una migliore penetrazione digitale e raggiungere almeno il 70% di nuovi segmenti di mercato.
Il digitale traina il mercato assicurativo
“Dalla nascita dell’Associazione a oggi siamo stati testimoni di una forte crescita del mercato assicurativo in Italia, trainata dall’innovazione digitale – afferma Simone Ranucci Brandimarte, presidente di Italian Insurtech Association – dai 50 milioni di euro investiti in insurtech nel 2020 abbiamo raggiunto quota 450 nel 2022 e manteniamo l’obiettivo di arrivare a 1 miliardo di euro entro la fine di quest’anno. Un percorso importante che abbiamo intrapreso insieme ai soci e tutti i player, anche internazionali, con cui collaboriamo. Oggi i nostri partner sono sempre più numerosi e questo dimostra l’impatto e l’importanza che la tecnologia ha sul settore assicurativo a livello globale. Come IIA ci impegniamo ulteriormente a rafforzare l’ecosistema assicurativo in Italia, per il 2023 vogliamo contribuire alla nascita di oltre 100 startup insurtech e formare oltre 5mila professionisti, per renderli in grado di padroneggiare i nuovi strumenti tecnologici, come l’Intelligenza Artificiale, e guidare l’innovazione del settore. Il Manifesto vuole essere un appello a tutte le compagnie per continuare questo trend positivo e raggiungere i livelli degli altri Paesi Europei.”
Il ruolo dell’Italian Insurtech Association
“Con la quarta edizione del Manifesto vogliamo celebrare i significativi traguardi raggiunti dall’Associazione, forti della crescita del mercato insurtech in Italia. Se ai tempi della fondazione era appena iniziato il dibattito sull’integrazione delle nuove tecnologie all’interno dell’offerta assicurativa, oggi come IIA possiamo contare su una risonanza importante a livello nazionale e globale – sottolinea Gerardo Di Francesco, segretario generale Iia – Siamo estremamente orgogliosi dell’eco generato dall’Associazione, un lavoro portato avanti con il supporto dei principali player della filiera, che dimostra come la collaborazione può trainare la trasformazione di un settore che fino a poco tempo fa era legato a dei meccanismi convenzionali, oggi obsoleti, come quello assicurativo che ha dimostrato invece una grande capacità di resilienza e innovazione. Insieme vogliamo portare avanti questo percorso e raggiungere nuovi traguardi, ancora più ambiziosi”.