Procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per non aver recepito integralmente le norme Ue sull’accessibilità di prodotti e servizi per le persone con disabilità (direttiva Ue 2019/882). È quanto ha deciso la Commissione europea che ha concesso al nostro Paese due mesi di tempo per mettersi a norma, considerando che la deadline è già scaduta il 28 giugno dello scorso anno. Stessa procedura è stata aperta per Danimarca e Estonia.
Cosa prevede la direttiva europea sull’accessibilità
La direttiva europea sull’accessibilità prevede che prodotti e servizi chiave come telefoni, computer, e-book, servizi bancari e comunicazioni elettroniche siano accessibili alle persone con disabilità. Le imprese e i servizi devono garantire il rispetto di una serie di requisiti comuni di accessibilità dell’Ue entro il 2025. Il 20 luglio 2022 la Commissione aveva inviato lettere di costituzione in mora a 24 Stati membri per non aver comunicato le misure di pieno recepimento della direttiva. La Commissione ha deciso oggi di inviare lettere di costituzione in mora. Danimarca, Estonia e Italia dispongono ora di due mesi per adottare le misure necessarie per affrontare le carenze individuate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione può decidere di inviare loro un parere motivato.