Le telco sono pronte ad abbracciare il paradigma “open” per le reti 5G al fine di sviluppare servizi monetizzabili. Secondo una ricerca commissionata da Nokia e condotta da Analysys Mason, l’apertura della rete, attraverso la condivisione delle Api, è una delle prime 5 priorità operative per il 73% dei fornitori di servizi di comunicazione (Csp). Le telco guardano con interesse all’opportunità di pubblicare le Api (interfacce di programmazione delle applicazioni) e l’Sdk (il kit di sviluppo software) perché questo consentirebbe agli sviluppatori di software di creare servizi 5G più innovativi.
Dal canto loro, anche gli sviluppatori di software vedono positivamente l’apertura delle Api: il 60% vorrebbe poterle usare per arricchire le applicazioni che creano.
Api aperte, i servizi varranno 34 miliardi
La ricerca ha esaminato 44 Csp e 67 aziende di sviluppo software in tutto il mondo e ha valutato i loro atteggiamenti su vari aspetti del concetto di network-platform-as-a-service (NPaaS), a volte indicato come Network-as-code o rete programmabile. Secondo le stime di Nokia, il mercato dei servizi abilitati dalle Api di telecomunicazione crescerà da 12 miliardi di dollari nel 2022 a 34 miliardi di dollari entro il 2026.
La monetizzazione del 5G
Questo trend implica la necessità di coinvolgere gli sviluppatori di software su larga scala, per la creazione e la fornitura di servizi 5G. Le Api dei servizi di telecomunicazione hanno un ruolo significativo da svolgere nella monetizzazione del 5G, perché possono far conoscere tutte le funzionalità e i dati all’interno delle reti di telecomunicazione e consentire, di conseguenza, agli sviluppatori di sviluppare nuovi casi d’uso per i loro clienti, sia imprese che consumatori.
“I Csp hanno l’opportunità di generare entrate incrementali attraverso la collaborazione con sviluppatori e altri Csp per creare un ecosistema più ampio”, afferma Caroline Chappell, partner di Analysys Mason. “I Csp dovrebbero prendere in seria considerazione la possibilità di contribuire con le loro Api a una terza parte, network-platform-as-a-service (NPaaS), impegnandosi con gli sviluppatori e costruendo un ecosistema che includa altri Csp al fine di prevenire la frammentazione che potrebbe ostacolare la fattibilità di questa opportunità”.
Le criticità per gli sviluppatori
Tuttavia, secondo la ricerca, mentre i Csp e gli sviluppatori di software sono ampiamente allineati nella loro valutazione delle Api di rete più importanti, circa la metà degli sviluppatori ha citato alcuni problemi di rete come una grande sfida quando si cerca di utilizzare i servizi cloud e Software-as-a-service. In particolare gli sviluppatori chiedono maggiori informazioni e controllo su come la qualità della rete influisce sulle prestazioni delle loro applicazioni.
Inoltre, circa il 76% degli sviluppatori di software ha affermato che le Api di rete devono essere facili da usare e ha indicato che la complessità e la mancanza di documentazione sulle Api da parte dei Csp attualmente li scoraggiano dall’utilizzare le Api di rete.
Le telco devono creare un ecosistema
Shkumbin Hamiti, Head of Network monetization platform, cloud and network services, di Nokia, dichiara: “Nel mondo del 5G sta emergendo un nuovo ecosistema digitale, con molteplici catene di servizi di hyperscaler, infrastrutture, reti e applicazioni create caso per caso per creare valore per l’utente finale. Questa ricerca porta alla luce il desiderio di portare avanti questo ecosistema, ma evidenzia anche il lavoro da svolgere per facilitare una comprensione più profonda tra Csp e sviluppatori e il lavoro richiesto tra loro”.