Ericsson ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in picchiata dell’86% a 1,205 miliardi di corone (circa 139,52 milioni di euro), a fronte degli 8,95 miliardi di corone (più di un miliardo di euro) registrati nel corrispondente periodo del precedente esercizio. Un risultato che delude le attese degli analisti che stimavano in media un utile di 1,8 miliardi di corone (circa 200 milioni di euro). A zavorrare i profitti sono stati soprattutto i costi di ristrutturazione affrontati dal gruppo svedese: c’è da dire che il risultato del primo trimestre 2012 era fortemente influenzato dalla plusvalenza generata dalla cessione di Sony-Ericsson. Nei primi tre mesi dell’esercizio corrente il fatturato è aumentato del 2% annuo a 52,03 miliardi di corone (circa 6 miliardi di euro). Pesa sulle vendite la forza della corona svedese, al netto della quale le vendite sono aumentate del 7%.
Ericsson ha reso noto che la crescita dei ricavi è stata trainata principalmente dal segmento Networks e Rollout Services, grazie a progetti importanti in Nord America e Europa. I ricavi della divisione Networks sono aumentati del 3% a 28,1 miliardi corone, mentre le vendite della divisione Global Services hanno raggiunto quota 21,8 miliardi di corone, in aumento del 4%.
Il mercato nordamericano è quello più in salute per Ericsson, con ricavi in aumento del 23% nonostante il declino della tecnologia 2G basata sul Cdma. Soltanto negli Usa la casa svedese non deve affrontare la pesante concorrenza delle cinesi Huawei e Zte, che al contrario sono agguerritissime sugli altri mercati internazionali. Tra l’altro oggi Huawei ha annunciato che intende abbandonare il mercato Usa, in seguito ai ripetuti attacchi da parte dell’opposizione statunitense sul fronte della sicurezza. Situazione opposta in Asia nord orientale, dove le vendite in Corea del Sud e in tutta la region sono calate in seguito alla contrazione di ordini per tecnologie Gsm in Cina e per effetti valutari in Giappone.
“La redditività è migliorata anno su anno, tenendo conto dei costi di ristrutturazione relativi alla riduzione delle operazioni in Svezia concluse nel primo trimestre e del guadagno derivante dallo scioglimento della joint venture con Sony Ericsson – ha commentato Hans Vestberg, Ceo di Ericsson – il miglioramento è dovuto principalmente a un aumento del fatturato nel segmento Networks e una costante riduzione delle spese operative, a compensazione del risultato operativo negativo nel segmento Network Rollout e gli effetti negativi del cambio valuta”.
Il risultato operativo (ebit) JV incl. è stato di 2,1 miliardi di corone con un margine operativo del 4%. Escludendo i costi di ristrutturazione derivanti dalla riduzione delle operazioni in Svezia, pari a 1,4 miliardi corone, il margine ammonta al 6,7%. Il margine dello scorso anno del 17,8% è stato impattato positivamente da un guadagno di 7,7 miliardi di SEK, derivante dallo scioglimento della JV con Sony Ericsson.
L’outlook di Ericsson è positivo, con i primi ordinativi 4G che stanno decollando in Russia e Cina.