Con la nuova revisione del Piano per la diffusione della Banda Ultra Larga dell’Emilia-Romagna si entra nella fase conclusiva della sua realizzazione. Il Comitato di coordinamento tecnico e operativo, di monitoraggio tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Regione Emilia-Romagna ha condiviso in un incontro a fine marzo il documento di revisione n. 3 del Piano Tecnico Emilia-Romagna Bul per la diffusione della Banda Ultra Larga.
Upgrade del Piano Bul
Si tratta di un importante aggiornamento del Piano, la cui versione precedente risaliva all’ottobre del 2020, che vede tre aggiornamenti di particolare rilievo: il primo riguarda il quadro economico che prevede nella nuova revisione l’Iva quale spesa ammissibile per i fondi europei in considerazione di due diverse comunicazioni della Commissione europea che recependo la pronuncia del Tribunale della Corte di giustizia dell’Unione europea del 22 giugno 2022, ha previsto espressamente l’ammissibilità dell’Iva al cofinanziamento del Fesr e ai fondi Feasr; il secondo riguarda l’aggiornamento del cronoprogramma che, secondo quanto presentato dal Concessionario Open Fiber, prevede uno slittamento del cronoprogramma dei lavori relativi agli interventi cofinanziati dalle Regioni e Province autonome e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che porta la data di completamento degli interventi finanziati per la Regione Emilia-Romagna entro giugno 2024, a cui bisogna aggiungere i tempi necessari per il collaudo e per l’erogazione del saldo da parte di Infratel a Open Fiber, stimati in 90 giorni; il terzo riguarda le quantità di Unità Immobiliari previste in base al miglior stato della progettazione e un aggiornamento del cronoprogramma che porta la data di completamento degli interventi finanziati per la Regione Emilia-Romagna entro giugno 2024. In ragione della variazione dell’attribuzione dei fondi ai Comuni e a seguito dell’allineamento delle stime dei costi è stato ottimizzato il numero di Unità Immobiliari over 100 sul fondo Feasr che crescono di oltre 12mila unità superando quota 195mila su 133 Comuni. I restanti Comuni sono attribuiti rispettivamente nel numero di 46 ai fondi regionali (Fsc Regionale) e di 157 a fondi nazionali (Fsc Nazionale). Le Unità Immobiliari previste con il nuovo Piano sono 622.655 di cui circa il 75% con un collegamento over 100 Mbit/s (411 mila abitazioni e circa 54 mila unità locali). A queste, oltre al restante 25% di Unità Immobiliari ovvero 30 Mibit/s si aggiungono oltre 2.000 sedi della Pubblica Amministrazione locale.
Il monitoraggio
Considerando i tempi ravvicinati per il completamento delle attività previste dalla revisione del Piano, Regione Emilia-Romagna e Lepida hanno previsto un monitoraggio dell’avanzamento delle attività attraverso la predisposizione trimestrale di un rapporto contenente informazioni aggiornate sullo stato dei cantieri, dei lavori e dei collaudi del Piano Banda Ultra Larga nelle aree bianche e dei dati relativi alla vendibilità delle infrastrutture e delle Unità Immobiliari.