Preto: “Copyright, da Agcom nessuna decisione”

Il commissario: “La nostra riflessione è appena iniziata. Nelle prossime settimane ci saranno iniziative pubbliche ad hoc”

Pubblicato il 24 Apr 2013

“L’Agcom non ha ancora preso alcuna decisione per regolamentare il diritto d‘autore online né ha esaminato alcun provvedimento in materia”. A precisarlo è il Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Antonio Preto in merito ad alcune interpretazioni apparse sulla stampa e rilanciate in rete. “La nostra riflessione sull’argomento – sostiene Preto – è appena iniziata e proseguirà nelle prossime settimane anche attraverso iniziative pubbliche che mirano a raccogliere opinioni, spunti e suggerimenti per affrontare un tema la cui complessità e delicatezza è sotto gli occhi di tutti. E’ in quest’ottica – prosegue – che abbiamo organizzato per il prossimo 24 maggio a Roma un workshop che vedrà la partecipazione di esperti italiani ed internazionali, chiamati a discutere di questo tema e a fornire materiale utile a definire le linee di un possibile intervento in un confronto libero e trasparente”.

Nei giorni scorsi il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, aveva preannunciato di voler presentare entro l’estate presenterà uno schema di provvedimento da mandare in consultazione. Nel corso del convegno “Televisione e mercati rilevanti” organizzato oggi nella sede dell’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato), Cardani aveva sottolineato: “Qualsiasi regolatoresegue sempre l’evoluzione degli eventi, anche se molto raramente riesce a raggiungerli. Noi abbiamo fatto promesse e finora le abbiamo sempre mantenute. Sul problema dei diritti di proprietà in rete intendiamo varare una misura entro l’estate e manterremo anche questa volta le promesse. Di fatto – ha proseguito – quando si coniugano aspetti tecnici e diritti fondamentali del cittadino, forse sarebbe meglio che fossero tutelati dal parlamento, ma il parlamento precedente non ha voluto occuparsene, o piuttosto era occupato in altre faccende, mentre di quello attuale non si sa. Perciò i tecnici faranno il loro mestiere. Tuteleremo pluralismo e diritto di accesso, e non avremo dubbi né esitazioni”.

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