Bisogna ripensare struttura e regole del mercato Ue delle telecomunicazioni, che è troppo frammentato, e permetterne un consolidamento. È il messaggio che Etno, l’associazione europea degli operatori di tlc, ribadisce a qualche mese dall’annunciata presentazione della nuova strategia della Commissione europea per il settore.
Secondo il presidente del Comitato esecutivo di Etno, Luigi Gambardella, intervistato dal Wall Street Journal, il precedente approccio Ue per le telecomunicazioni, che pure ha consentito la liberalizzazione dei mercati nazionali e facilitato l’accesso ai servizi, ha dato luogo a una “regolamentazione assai invasiva dell’accesso all’intero mercato” che ha “in molti casi condotto a una struttura di mercato inefficiente”, tradottasi “in un grado di frammentazione sconosciuto in altre regioni del mondo”.
Oggi, infatti, in Europa esistono più di 1200 operatori di rete fissa e oltre 1500 via cavo, contro i 6 operatori principali negli Usa e i 3 della Cina. “Gli operatori di telecomunicazioni europei possono contribuire alla ripresa dell’intera economia – ha aggiunto Gambardella – ma oggi il settore è altamente regolamentato ed eccessivamente frammentato”. Ha poi auspicato che la nuova strategia Ue sia “mirata a definire il miglior approccio possibile per snellire la regolamentazione e rimuovere gli ostacoli ad un ulteriore consolidamento del mercato. Il consolidamento sia all’interno che al di fuori dei confini nazionali – ha concluso – è di vitale necessità”, dal momento che “permettere agli operatori di raggiungere economie di scala è cruciale” per lo sviluppo della banda larga.
Secondo recenti indiscrezioni giornalistiche, nel giro di due mesi e mezzo la Commissione di Bruxelles potrebbe essere pronta a svelare la bozza di piano per il completamento del mercato unico europeo delle telecomunicazioni.
Si tratterebbe comunque di una prima proposta di idee e misure messe in pista per ottenere un iniziale feedback in vista della scadenza istituzionale di ottobre quando l’esecutivo comunitario sarà chiamato a presentare ufficialmente al Consiglio europeo il pacchetto vero e proprio. Ma è certamente il segno di una volontà precisa di stringere sui tempi. “Stiamo accelerando i nostri sforzi. E’ essenziale per il settore e per l’economia in generale”, ha spiegato il Commissario per l’Agenda Digitale Neelie Kroes.