CONSIGLIO DEI MINISTRI

PA Digitale e sanità, il governo vara nuove norme per la semplificazione

I provvedimenti puntano a snellire, razionalizzare e digitalizzare le procedure amministrative. Il ministro Zangrillo: “Diamo ulteriore impulso al processo di modernizzazione della Pubblica amministrazione, rendendo sempre più accessibili, trasparenti ed efficienti i suoi servizi”

Pubblicato il 11 Mag 2023

Il ministro Zangrillo

Ridurre gli oneri amministrativi di cittadini e imprese, e incentivare la semplificazione normativa, con riduzione delle autorizzazioni e degli adempimenti, nonché la digitalizzazione quale strumento per velocizzare e rendere maggiormente accessibili dati e servizi.

Sono gli obiettivi, in linea con il Pnrr, del disegno di legge di delega che il Consiglio dei ministri ha approvato in mattinata. La misura, in particolare, verte sulla semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria.

Facilitare la vita di cittadini e imprese

“Con questo provvedimento proseguiamo con decisione il lavoro iniziato con il decreto legge Pnrr di recente convertito in legge, che ha semplificato oltre settanta procedure, e interveniamo su materie fondamentali per facilitare ulteriormente la vita di cittadini e imprese e il loro rapporto con la Pubblica amministrazione – commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo – E’ stato un lavoro sinergico, per il quale ringrazio i ministeri coinvolti, che si allargherà nei prossimi mesi in uno spirito di collaborazione improntato ad agire con urgenza per il bene del Paese”. Ecco quanto previsto, in particolare, a livello di digitalizzazione dei servizi.

Disabilità: più servizi digitali, spinta all’interoperabilità

In materia di disabilità, la legge delega interviene, fra le altre cose, prevedendo l’esonero dalla presentazione di documenti già presenti nel fascicolo sanitario, con particolare riguardo ai cittadini affetti da patologie croniche e invalidanti. Misure anche a sostegno dei caregiver familiari e per l’implementazione dei servizi digitali e interoperabilità dei dati.

Farmaceutica: a regime le ricette elettroniche

In ambito farmaceutico, le prescrizioni in formato elettronico entrano a regime, senza necessità di ulteriori proroghe il medico prescrive con modalità dematerializzata anche le prestazioni non a carico del Ssn.

Turismo: un’unica comunicazione informatica

Nel settore del turismo, il provvedimento punta a prevedere un’unica comunicazione informatica dei dati, fatto salve quelle di pubblica sicurezza.

Pubblica amministrazione: semplificate 50 procedure

Per quanto riguarda la digitalizzazione dei servizi ai cittadini, si semplificano 50 procedure per i cittadini nell’ambito dei certificati di stato civile online, delle notifiche digitali, dell’identità digitale e della certificazione delle liste di leva.

“Con questo provvedimento diamo ulteriore impulso al processo di modernizzazione e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione, rendendo sempre più accessibili, trasparenti e efficienti i suoi servizi – conclude il Ministro Zangrillo – Facciamo accadere le cose, trasformiamo le idee in progetti concreti a favore della collettività”.

Diffusione di contenuti terroristici online: recepita la norma Ue

Il Consiglio dei ministri ha poi approvato  un decreto legislativo di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2021/784, relativo al contrasto della diffusione di contenuti terroristici online. Il testo individua le autorità competenti a emettere ed esaminare gli ordini di rimozione dei contenuti terroristici pubblicati nella rete internet e introduce specifiche sanzioni per le violazioni del Regolamento. L’autorità preposta è indicata nell’ufficio del pubblico ministero, mentre il “punto di contatto”, che dovrà trattare le richieste di chiarimenti e di riscontro in relazione agli ordini di rimozione, sarà individuato dai procuratori della Repubblica. Il pubblico ministero potrà, con decreto motivato, ritardare l’emissione dell’ordine di rimozione nei casi in cui sia necessario per acquisire rilevanti elementi probatori o individuare o catturare i responsabili di delitti con finalità di terrorismo.

Infine, si individuano le condotte illecite che possono essere contestate ai prestatori di servizi di hosting. Sono previste sanzioni amministrative pecuniarie da 25.000 a 300.000 euro e, nei casi di illeciti penali, l’arresto, per un periodo fino a un anno, o l’ammenda da 100.000 a 1.000.000 di euro.

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