La maggior parte degli investimenti in nuove tecnologie nel settore della supply chain è orientata verso due obiettivi: la crescita e il miglioramento delle performance. A evidenziarlo sono i dati di una recente ricerca realizzata da Gartner sul management delle catene di fornitura, che ha preso in esame le risposta di 499 “supply chain leader” in Nord e Sud America, Europa occidentale e Paesi dell’Asia/Pacifico. Nello specifico, il, 65% del campione prevede che sarà per il futuro più facile finanziare nuovi investimenti tecnologici, e che il 73% dei budget IT della supply chain per l’anno in corso saranno destinati prevalentemente alla crescita e al miglioramento delle prestazioni.
Le motivazioni chiave per il 2023
“Gli ultimi tre anni di incertezza hanno reso meno netto il confine tra le strategie aziendali e quelle tecnologiche, al punto che devono essere considerate insieme – spiega Simon Jacobson, Vp Analyst della Supply Chain practice di Gartner – I leader della supply chain devono avere una comprensione delle tecnologie strategiche, dirompenti e inevitabili che avranno un impatto sui loro processi di pianificazione nei prossimi cinque anni”. In questo contesto secondo l’esperto di Gartner sono tre le motivazioni chiave che guideranno nel 2023 le scelte sugli investimenti tecnologici nel settore delle catene di fornitura: essere pionieri di nuove forme di coinvolgimento, ottimizzare la resilienza e scalare le prestazioni che consentono di fornire la tecnologia “in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento”.
Le otto tecnologie emergenti: Actionable AI
Tra le tendenze che caratterizzeranno gli investimenti tecnologici nel campo della supply chain per il 2023, secondo l’analisi di Gartner, spicca l’intelligenza artificiale come strumento di supporto per prendere le decisioni in tempo reale, la cosiddetta “Actionable AI”, caratterizzata dal fatto che è pensata per prendere decisioni coinvolgendo gli umani per convalidarle. L’Actionable AI, spiega Gartner, apprende modelli basati su decisioni ed esperienze passate per adattarsi alle circostanze, apprendendo dagli ambienti di runtime e di sviluppo.
L’ascesa delle smart operations
Le smart Operations estendono il concetto di produzione intelligente per includere tutte le capacità operative fondamentali, comprese l’assistenza e la logistica, quindi magazzini, trasporti e commercio globale. Uno scenario che comporta l’orchestrazione di una rete di processi diversi e distribuiti e dii sistemi e dati sottostanti a loro supporto. Mentre l’industria manifatturiera è in vantaggio nell’implementazione delle smart operations, spiega Gartner, le organizzazioni della logistica stanno rapidamente abbracciando il potenziale di queste soluzioni.
L’ottimizzazione degli asset mobili
L’ottimizzazione degli asset mobili, secondo la ricerca, si ottiene grazie alla combinazione di software per i processi aziendali, tecnologie sensoriali e tecniche di ricerca operativa per l’ottimizzazione e la business intelligence. Questo, spiega Gartner, ha implicazioni all’interno del magazzino, dove i robot intelligenti intralogistici stanno raccogliendo attenzione e investimenti, e All’esterno, dove le piattaforme di visibilità dei trasporti possono mostrare l’attività e la capacità dei vettori, migliorando la collaborazione tra spedizionieri, vettori e fornitori di logistica.
Le piattaforme cloud per l’industria
Queste tecnologie combinano software as a service (SaaS), platform as a service (PaaS) e infrastructure as a service (IaaS) con funzionalità specifiche per i casi d’uso dei settori verticali. Non si tratta, quindi, di soluzioni SaaS verticali predefinite e una tantum, ma di piattaforme agili e componibili, supportate da un catalogo di funzionalità aziendali pacchettizzate specifiche per il settore. Grazie a queste caratteristiche sono in grado di trasformare una piattaforma cloud in una piattaforma aziendale, creando un valore aggiunto che va oltre gli approcci cloud tradizionali.
Il coinvolgimento del personale
Parliamo in questo caso di una serie di strumenti e applicazioni utilizzati per aiutare le aziende a migliorare le prestazioni, la soddisfazione e la fidelizzazione dei lavoratori in prima linea. Di questa categoria fanno parte la realtà aumentata e mista, l’utilizzo di dispositivi mobili per semplificare il lavoro, o quello di dispositivi indossabili per la sicurezza e la gestione della posizione, o ancora gli strumenti per la collaboration. Questi investimenti tecnologici, spiega Gartner devono essere inseriti in una più ampia strategia per la forza lavoro che comprenda la cura delle conoscenze, lo sviluppo delle competenze e la formazione.
Un’architettura “componibile” per le applicazioni
Le applicazioni aziendali componibili – spiega Gartner – sono progettate per essere il più possibile modulari, autonome, orchestrabili e scoperte, indirizzate a uno specifico caso d’uso aziendale.
La sicurezza informatica
Man mano che le supply chain implementano tecnologie più avanzate, questo comporta l’aggiunta alla loro catena di fornitura “digitale” di altri partner, venditori e fornitori di servizi. “Ogni aggiunta di un’entità esterna all’impresa digitale rappresenta un’ulteriore aumento delle vulnerabilità e dei rischi di cybersecurity”, spiega Gartner, sottolineando che sarà necessario fare tutto il possibile per mitigare i rischi causati dall’eterogeneità delle tecnologie della supply chain e dei partecipanti all’ecosistema.
L’integrazione dei servizi
I servizi di integrazione della supply chain comprendono piattaforme tecnologiche, team di integrazione, decisioni strategiche e servizi cloud per gestire l’ecosistema. “I servizi di integrazione della supply chain elevano il ruolo dell’integrazione da una visione tattica, centrata sull’esecuzione e sulla tecnica dell’interoperabilità dei sistemi – conclude Gartner -a una visione strategica di un mondo più interconnesso”.