Da qui al 2013 l’IT creerà, in Italia, 1000 nuove imprese.
Parola di Microsoft, che con sul Ceo, Steve Ballmer, è sbarcata a
Milano alla fine della scorsa settimana. Presentando, fra le altre
cose, un report realizzato assieme agli analisti dell’Idc su come
l’Information technology possa e debba essere uno dei driver per
l’uscita dalla crisi.
E le previsioni per i prossimi quattro anni del colosso di
Redmond dicono chiaramente che il settore crescerà: come già
detto cresceranno le nuove imprese, ma anche la spesa dovrebbe
aumentare di 1,3 per cento annuo partendo dai 27 miliardi del
2009. Così come cresceranno gli occupati, che attualmente sono
circa 675mila e che da qui al 2013 dovrebbero crescere di 31mila
lavoratori, ovvero un aumento dello 0.7% all’anno: circa 11
volte la velocità della crescita occupazionale generale.
In particolare, Microsoft si è ovviamente soffermata sul proprio
ecosistema: da chi vende i pc e i server, a chi invece si occupa
del software, ai programmatori e ai system integrator è una
galassia ampissima. Che, nel 2009, genererà un business da 9
miliardi di euro: e per ogni euro che Microsoft farà in Italia,
le imprese del suo ecosistema locale ne realizeranno 9.52.
“Sebbene nel primo semestre del 2009 la domanda Ict in Italia
si sia contratta del 4,5 per cento – ha spiegato Pietro Scott
Jovane, Ad della filiale italiana – siamo fiduciosi nelle
prospettive a medio termine”. Una fiducia sottolineata dalla
presenza di Ballmer, che ha spiegato come “in questo
riassestamento economico le tecnologie innovative svolgeranno un
ruolo strategico nell’incremento della produttività oltre a
permettere la creazione di nuove aziende e posti di lavoro
altamente specializzati che alimenteranno la ripresa e
favoriranno la crescita economica.