LA NEWCO DI EXOR

Lingotto entra nel vivo: 3 miliardi per l’innovazione

Nomine per la neo società della famiglia Agnelli creata con i francesi di Covea. Alla presidenza non esecutiva l’ex ministro britannico delle Finanze George Osborne, che lavorerà al fianco dell’Ad Enrico Vellano. In campo anche il veterano gestore di fondi James Anderson. Si parte con un asset da 500 milioni

Pubblicato il 16 Mag 2023

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Diventa operativa la società Lingotto Investment Management, interamente posseduta da Exor, con capacità di investimento di 3 miliardi di dollari, fondo iniziale di 500 milioni di dollari e un focus sull’innovazione. “Ci impegniamo a fornire interessanti rendimenti a lungo termine ai nostri soci, proteggendo il loro capitale da perdite permanenti e accettando concentrazione, illiquidità e volatilità”, scrive John Elkann, amministratore delegato di Exor, nella lettera del fondatore (SCARICA QUI IL DOCUMENTO COMPLETO).

Il capitale iniziale di 3 miliardi di dollari sarà diviso a metà tra Exor e Covea, la società francese di assicurazione che ha comprato PartnerRe da Exor; la nascita di Lingotto rientra proprio negli accordi dell’operazione.

Focus sull’innovazione tecnologica

Come riporta il Sole 24 Ore, la società si occuperà di investimenti sia long sia long/short, principalmente in euro e in dollari. Il focus geografico è su base mondiale ma con predilezione per alcune aree e settori a seconda del singolo gestore. Le società potranno essere quotate e non quotate, su cui muoversi in una logica di private equity (ma, in futuro, anche sulla parte non equity).

Il fondo di partenza di 500 milioni di dollari punta a investire in società con tecnologia altamente disruptive, tra cui si ipotizza l’intelligenza artificiale.

I vertici di Lingotto

La prima mossa di Lingotto è un rafforzamento del team, in cui entrano James Anderson e George Osborne, nominato presidente non esecutivo. Anderson è uno dei primi finanziatori di società del calibro di Amazon, ByteDance e Tesla. Ha attivamente gestito quello è diventato il più grande fondo di investimento del Regno Unito, facendo registrare un rendimento pari a 1155% nel periodo tra aprile 2000 e marzo 2022. “È stato difficile resistere all’opportunità di far parte di un progetto imprenditoriale che corrisponde alla mia visione di ciò che significa investire”, ha detto Anderson.

George Osborne, che lavorerà a stretto contatto con l’amministratore delegato Enrico Vellano, negli ultimi cinque anni ha presieduto il Partners’ Council di Exor, una posizione da cui si dimetterà una volta assunto il suo nuovo incarico.

Lavoreranno con Anderson a Lingotto Matteo Scolari, in Exor dal 2015, e Nikhil Srinivasan, in Exor dal 2018.

“Mi fa piacere dare il benvenuto a James e George nel nostro team. Essere in grado di attrarre leader della loro qualità ed esperienza testimonia il livello di ambizione di Lingotto e la nostra determinazione a costruire una grande società di gestione di investimenti”, ha commentato Enrico Vellano.

Strategia di lungo termine

John Elkann ha dichiarato al Financial Times che la sua visione per Lingotto è di “fornire una casa a professionisti della gestione degli investimenti di grande talento per entrare a far parte di un luogo che è imprenditoriale e molto concentrato nel lasciare che facciano ciò in cui sono bravi e ciò che amano”.

In particolare, come spiegato da John Elkann, “Offriamo strategie di investimento uniche, diverse e complementari, ciascuna guidata da managing partner che possono decidere in autonomia, ma con spirito di collaborazione. Operiamo secondo principi di responsabilità, integrità e trasparenza (…) I nostri obiettivi sono di lungo termine: un fatto appropriato in quanto quest’anno celebriamo il Lingotto, la gigafabbrica Fiat di Torino inaugurata un secolo fa nel 1923 dal mio trisnonno Giovanni Agnelli. Pensando proprio al significato della parola lingotto, ci auguriamo che questo nome storico sia una scelta di buon auspicio per la nostra nuova società”.

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