Il comparto IT in America Latina (hardware, software e servizi) crescerà a un ritmo del 7% l’anno da qui al 2014: lo prevede Frost & Sullivan, sottolineando il momento economico positivo che sta vivendo la regione, trainato dai massicci investimenti di aziende che hanno aperto data center o acquistato compagnie locali con l’obiettivo di fare il loro ingresso nel sistema economico latino-americano.
Secondo la società di consulenza, il mercato dei servizi offerti dai data center, che nel 2012 ha raggiunto un totale di 2,3 miliardi di dollari, è destinato ad aumentare ogni anno del 9,6% fino al 2017, arrivando a toccare i 3,6 miliardi di dollari.
Il Brasile è ritenuto il leader a livello regionale: nel 2012 deteneva una quota del 58,5% di tutti i “data centre services”, ma secondo Frost & Sullivan potrebbe raggiungere il 59% entro il 2017. Il mercato offre opportunità in tema di Big Data, cloud e servizi in mobilità.
Come ricordano gli analisti di Frost & Sullivan, nell’ultimo decennio l’America Latina, dove vivono in tutto 661 milioni di persone, ha sperimentato una forte crescita supportata da incisive riforme macroeconomiche realizzate nel corso degli anni Novanta. Oltre alle rigorose misure fiscali, la domanda estera di risorse naturali di cui è ricca la macro-regione ha contribuito a sostenere il costante sviluppo dell’area. Se il trend positivo si manterrà costante, secondo gli esperti il Pil (Prodotto interno lordo) combinato raggiungerà quasi 15,14 trilioni di dollari nel 2025.