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Pnrr, la Ue all’Italia: “Spingere la transizione digital & green”

Nell’ambito del Pacchetto di primavera del semestre europeo la Commissione raccomanda al nostro Paese di preservare gli investimenti pubblici per accelerare la trasformazione. Il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni: “Attuazione del Piano nazionale sia priorità strategica”

Pubblicato il 24 Mag 2023

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Accelerare sulla transizione digital & green sfruttando le potenzialità dei fondi Pnrr. Sono le raccomandazioni della Commissione europea all’Italia nell’ambito del Pacchetto di primavera del semestre europeo.

Priorità alla doppia transizione

L’Italia deve tagliare le misure di sostegno energetico, adottare una politica fiscale prudente – mantenendo la spesa primaria netta sotto l’1,3% -, continuare con la politica di risanamento dei conti, adottare rapidamente il Pnrr e aggiornarlo quanto primo con il capitolo RepowerEu anche per ridurre la dipendenza dai fossili. Bruxelles, tra l’altro, invita Roma anche a ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e rendere più efficiente ed equo il sistema tributario adottando la riforma tributaria e allineando i valori catastali. Nel dettaglio, l’esecutivo europeo invita l’Italia a “ridurre le misure di sostegno energetico in vigore entro la fine del 2023, utilizzando i relativi risparmi per ridurre il deficit pubblico”. Qualora i nuovi aumenti dei prezzi dell’energia richiedano misure di sostegno, invita a “garantire che siano mirate a proteggere le famiglie e le imprese vulnerabili, fiscalmente sostenibili e preservare gli incentivi per il risparmio energetico”.

Per raggiungere questi obiettivi, Bruxelles chiede di “garantire una politica fiscale prudente, in particolare limitando l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024 a non più dell’1,3%”. E ancora: “Preservare gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e garantire l’effettivo assorbimento delle sovvenzioni del Recovery e di altri fondi dell’Ue, in particolare per promuovere le transizioni verde e digitale”. Per il periodo successivo al 2024, l’Ue chiede di “continuare a perseguire una strategia di bilancio a medio termine di risanamento graduale e sostenibile, combinata con investimenti e riforme che favoriscano una maggiore produttività  e una crescita sostenibile più elevata, per conseguire una posizione di bilancio prudente a medio termine”.

Il fisco

Sul fronte del fisco, invita a “ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e rendere più efficiente il sistema tributario adottando e attuando debitamente la legge delega sulla riforma tributaria, preservando la progressività del sistema tributario e migliorandone l’equità, in particolare razionalizzando e riducendo le agevolazioni fiscali, compresa l’Iva e le sovvenzioni dannose per l’ambiente, e riducendo la complessità del codice tributario”. Viene ribadito l’invito ad “allineare i valori catastali con gli attuali valori di mercato”.

Una governance efficace del Pnrr

Nell’ambito del Pnrr, l’Ue chiede di “garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per consentire un’attuazione continua, rapida e costante del piano per la ripresa e la resilienza. Completare rapidamente il capitolo RepowerEu al fine di avviarne rapidamente l’attuazione. Procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione, in stretta complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza”.

La Green Transition

Nel capitolo green, l’esecutivo europeo chiede di “ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Snellire le procedure autorizzative per accelerare la produzione di energia rinnovabile aggiuntiva e sviluppare le interconnessioni elettriche per assorbirla. Aumentare la capacità di trasporto interno del gas per diversificare le importazioni di energia e rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento. Aumentare l’efficienza energetica nei settori residenziale e aziendale, anche attraverso regimi di incentivi più mirati, rivolti in particolare alle famiglie piu’ vulnerabili e agli edifici con le prestazioni peggiori. Promuovere la mobilità sostenibile, anche eliminando le sovvenzioni dannose per l’ambiente e accelerando l’installazione delle stazioni di ricarica. Intensificare gli sforzi politici volti a fornire e acquisire le competenze necessarie per la transizione verde”.

Pnrr, l’allarme sui ritardi

La Ue lancia l’allarme sui ritardi di attuazione del Pnrr. “Il Piano per la ripresa e la resilienza comprende un’ampia serie di riforme e investimenti che si rafforzano a vicenda da attuare entro il 2026. L’attuazione del Pnrr dell’Italia è in corso, ma con un rischio crescente di ritardi”, si legge nelle raccomandazioni della Commissione.

“L’Italia ha presentato tre richieste di pagamento, corrispondenti a 151 tappe e obiettivi del piano, per un esborso complessivo di 42 miliardi di euro (l’importo si riferisce alle prime due richieste di pagamento, mentre la terza è in fase di valutazione). Procedere rapidamente con l’attuazione del piano e la negoziazione della sua modifica è essenziale a causa della natura temporanea del dispositivo per la ripresa e la resilienza in vigore fino al 2026″, sottolinea la Ue.

In questo senso “è importante che l’Italia rafforzi la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per realizzare gli impegni del piano, mentre un quadro di governance efficace e pienamente operativo rimane fondamentale per un’attuazione agevole e tempestiva del piano. Continua ad essere fondamentale identificare tempestivamente potenziali ritardi e problemi di attuazione e adottare misure tempestive per affrontarli”, evidenzia l’esecutivo europeo. “Il 31 marzo 2023 l’Italia ha espresso l’intenzione di richiedere un ulteriore sostegno tramite prestiti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

La negoziazione di RepowerEu

La negoziazione dell’addendum e del capitolo RepowerEu è in corso, sebbene l’Italia non abbia presentato alcuna proposta ufficiale. La rapida inclusione del nuovo capitolo RepowerEu nel piano per la ripresa e la resilienza consentirà di finanziare ulteriori riforme e investimenti a sostegno degli obiettivi strategici dell’Italia nel campo dell’energia e della transizione verde. Il coinvolgimento sistematico ed effettivo delle autorità locali e regionali, delle parti sociali e di altri portatori di interessi rimane importante per il successo dell’attuazione del piano per la ripresa e la resilienza, nonché di altre politiche economiche e occupazionali che vanno oltre il piano, per garantire un’ampia titolarità dell’intero piano agenda politica”, insiste la Commissione europea.

Gentolini: “Attuazione Pnrr sia priorità”

“L’esperienza dall’inizio della pandemia ha dimostrato il valore di un approccio coordinato dell’Ue alle nostre sfide economiche, ed è questo l’obiettivo delle raccomandazioni politiche odierne – ha spiegato il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, commentando le raccomandazioni – Gli Stati membri dovrebbero perseguire politiche fiscali prudenti che sostengano la crescita attraverso gli investimenti. Dovrebbero dare la priorità alla corretta attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza, il nostro strumento più potente per raggiungere una prosperità duratura e condivisa”.

“Dovrebbero continuare – e, ove necessario, accelerare – la transizione dai combustibili fossili russi, che è un imperativo sia ambientale che geopolitico. E dovrebbero salvaguardare e rafforzare i loro sistemi di protezione sociale. Questa è la ricetta per la crescita sostenuta e sostenibile di cui gli europei hanno bisogno”, ha aggiunto.

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