Oracle scommette tutto sull’acquisizione da 7,4 miliardi di
dollari di Sun Microsystems per diventare leader sul mercato dei
server perfomance. In occasione dell’Oracle Open World 2009 il
Ceo, Larry Ellison, ha chiarito di “voler vincere” soprattutto
la sfida con Ibm, suo principale concorrente.
“Intendiamo concorrere con Ibm e pensiamo che la combinazione
Sun-Oracle sarà ben equipaggiate per questa sfida – ha rimarcato
-. Nessun altro competitor sarà così forte nelle applicazioni per
database come saremo noi”.
Il Ceo ha inoltre specificato che Oracle non ha intenzione di
vendere né l'hardware né il software. Anzi. “Gli
investimenti in Sun aumenteranno – ha concluso -. Oracle
supporterà MySQL, il database open source acquisito da Sun per un
miliardi di dollari, ma anche Solaris e Sparc”.
Le speranze di Ellison se la dovranno vedere, però, con
l’Antitrust europeo che lo scorso 4 settembre ha dato formalmente
il via a un’indagine per chiarire eventuali effetti
anti-concorrenziali causati dall’acquisizione.
“La Commissione esaminerà molto attentamente gli effetti sulla
concorrenza in Europa che si potrebbero generare quando la
principale società di database proprietario al mondo si propone di
rilevare la più grande società di database open source al mondo –
aveva spiegato Neelie Kroes, commissario alla Concorrenza -.
L'indagine si pone come obiettivo quello di assicurare che i
clienti non si trovino di fronte a una scelta ridotta o prezzi più
alti ".
Nella nota diffusa da Bruxelles si leggeva inoltre che “il
mercato database è altamente concentrato su tre principali
concorrenti di soluzioni proprietarie, Oracle, Ibm e Microsoft, che
controllano circa l'85% del mercato in termini di fatturato”.
In questo contesto Oracle è il leader di mercato nel settore
proprietario mente MySQL di Sun in quello open source. “I
database di Oracle e MySQL di Sun competono direttamente in molti
settori del mercato database – rimarca la Commissione – nonostante
la soluzione di Sun sia open source”. In altre parole la natura
open non eliminerebbe i potenziali effetti anti-competitivi
dell’accordo.
Il "verdetto finale" è previsto per 19 gennaio 2010.