Le postazioni di telefonia pubblica distribuite sul territorio nazionale non saranno più obbligatorie. Lo ha stabilito Agcom con la delibera n. 98/23/Cons in linea con quanto stabilito dall’articolo 97 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Secondo l’Autorità non è più necessario continuare a garantire la disponibilità, nell’ambito degli obblighi del servizio universale.
Per ospedali, caserme e carceri garanzia del servizio
“Con tale provvedimento Tim non sarà più tenuta a rispettare alcun criterio di distribuzione delle postazioni di telefonia pubblica stradale sul territorio nazionale, né tantomeno determinate condizioni economiche”, si legge nel provvedimento. L’Autorità ha però stabilito che Tim continui a garantire la disponibilità di postazioni nei luoghi di rilevanza sociale, quali ospedali e strutture sanitarie equivalenti, con almeno 10 posti letto, carceri, caserme, con almeno 50 occupanti. La telco dovrà dunque garantire “un servizio telefonico che abbia le caratteristiche tipiche dei servizi pubblici: disponibilità per chiunque ne faccia richiesta e condizioni economiche regolate”, spiega l’Autorità.