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M-commerce, il 40% proviene da tablet

Report BI Intelligence: si prevede che lo shopping online rappresenterà il 15% dell’e-commerce entro la fine del 2013. Le strategie dei grandi marchi determinante per il successo

Pubblicato il 02 Mag 2013

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Il commercio mobile cresce a ritmi vertiginosi, trainato dalla diffusione di smartphone e tablet, dalle nuove strategie di marketing dei brand e dal peso di utenti sempre più giovani. Questi i trend evidenziati in un nuovo studio di BI Intelligence che sottolinea in particolare l’avvento del mobile merchandising, l’arte di vendere alle persone prodotti che non sapevano di volere: in questo ambito si collocano i cataloghi e i coupon mobili.

La crescita del settore è confermata dagli ultimi dati comScore: se a fine 2010 l’m-commerce rappresentava solo il 3% del commercio elettronico, a fine 2012 la quota era salita all’11%. Si tratta di una spesa di 18,6 miliardi di dollari da parte dei consumatori, escluso il settore viaggi, che comScore calcola a parte. Grazie a un nuovo ecosistema di applicazioni per lo shopping, la spesa per gli acquisti retail generata da device mobili potrebbe salire al 15% del totale dell’e-commerce per fine 2013.

Il primo fattore di crescita del settore è per BI Intelligence il raggiungimento di una massa critica di consumatori mobili: la proliferazione dei device Android e iOs, in particolare i tablet, ha creato nuove abitudi di utilizzo delle piattaforme mobili, come lo shopping “da salotto”. Oggi il 54% degli adulti negli Stati Uniti possiede uno smartphone e il 25% ha un tablet. Nel giro di circa tre anni, il numero dei soli tablet supererà quello dei pc. Entro il 2016, verranno venduti in tutto il mondo 450 milioni di tablet all’anno.

Le statistiche già dimostrano che un’alta percentuale del traffico mobile verso i siti di e-commerce arriva dai computer-lavagnetta: con un tasso di penetrazione del 25%, nota BI Intelligence, i tablet rappresentano oltre il 40% del traffico mobile verso i siti per lo shopping online.

Altro traino della crescita del mobile commerce è l’apporto dei grandi brand, che stanno sperimentando nuovi strumenti di mobile merchandising: i coupon o buoni-sconto mobili si sono dimostrati molto efficaci nell’aiutare grandi negozi e marchi a incrementare gli ingressi nei loro negozi fisici e rappresentano anche un ottimo modo per raccogliere dati sugli acquisti offline e chiudere il circolo tra accesso su mobile e visita offline nel processo d’acquisto. I coupon mobili stanno anche convincendo a essere presenti su mobile grandi aziende dei beni di consumo che prima erano assenti. Per il 2014, il numero di utenti dei mobile coupon arriverà a 53,2 milioni l’anno, prevede BI Intelligence. Il tasso di redenzione dei coupon mobili (10% circa) è molto più alto di quelli stampati su carta (1%).

Anche le nuove caratteristiche demografiche dell’e-commerce trainano il business mobile: per quasi il 50% dei giovanissimi (12-17 anni) che possiedono uno smartphone questo device è lo strumento primario di accesso a Internet. Di conseguenza, per i consumatori più giovani il mobile commerce e l’acquisto tramite smartphone e tablet diventerà un’abitudine: più che una novità, un gesto consueto e familiare.

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