L'INIZIATIVA

Scuola digitale: 1,7 milione per lo sviluppo dei siti Internet

Le risorse nell’ambito del Pnrr. Il sottosegretario Butti: “Implementare le tecnologie indispensabile sia per semplificare il lavoro del personale sia per garantire ai ragazzi un’istruzione adeguata ai nostri tempi”. Il ministro dell’Istruzione Valditara presenta la riforma della formazione professionale che punta a trasformare le Its Academy in università terziarie non accademiche

Pubblicato il 09 Giu 2023

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Oltre 6.800 scuole in tutta Italia si sono candidate per ricevere le risorse e adottare il modello standard di sito web istituzionale, realizzato per offrire a studenti, personale docente, personale Ata e genitori un punto di accesso semplice e accessibile, con informazioni aggiornate e provenienti da fonte certa, istituzionale e riconoscibile. A un anno dalla pubblicazione dei primi Avvisi, 233 scuole hanno già completato il rifacimento del loro sito Internet e hanno potuto ricevere le risorse del Dipartimento, per un totale di oltre 1,7 milioni di euro, come previsto dalla Misura  1.4.1 del Pnrr (M1C1).

Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) prosegue così il percorso di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicato alla digitalizzazione della PA.

Prosegue la digitalizzazione della PA

“Stiamo proseguendo il percorso di attuazione del Pnrr per digitalizzare la Pubblica amministrazione. Con questo progetto puntiamo a migliorare la qualità e l’utilizzabilità dei servizi pubblici digitali semplificando, così, il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione. Questa misura del Pnrr ha registrato un’ampia partecipazione, non solo da parte delle scuole ma anche dei Comuni, che hanno prontamente risposto agli avvisi pubblicati su PA digitale 2026. In questa fase così delicata e decisiva per il Pnrr e tutto il Paese, continueremo a lavorare al fianco degli enti territoriali per fornire loro assistenza tecnica e operativa” dichiara il Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.  

Internet e intelligenza artificiale risorse fondamentali

“Il processo di digitalizzazione della scuola è uno degli obiettivi principali del mio Ministero, grazie a questo stanziamento abbiamo fatto un passo avanti nella giusta direzione. Implementare le nuove tecnologie digitali è indispensabile sia per semplificare il lavoro del personale degli istituti sia per garantire ai ragazzi un’istruzione adeguata ai nostri tempi. Internet, così come l’intelligenza artificiale, sono risorse fondamentali ma devono sempre essere messe al servizio della persona, che resta al centro di ogni progetto educativo, di lavoro e di vita” dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

I siti internet delle scuole

Messo a disposizione tramite il sito di Designers Italia, in accordo con il Ministero dell’istruzione e del Merito e il Dipartimento per la trasformazione digitale, il modello di sito web è costruito in base alle necessità degli utenti. L’adozione del modello consente di ridurre i costi e i tempi di sviluppo dell’offerta digitale da parte delle scuole di primo e secondo grado, compresi gli istituti comprensivi, permettendo agli enti di concentrare le proprie risorse su contenuti e didattica.

La riforma degli Its

Intanto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha presentato ai sindacati la riforma della formazione professionale con delle novità anche per le Its Academy che oggi sono 143: l’obiettivo di Valditara è quello di trasformarli in un’università terziaria, non accademica.

La riforma 2023 dei professionali prevede progetti di sviluppo che riguardano gli istituti professionali di Stato (cinque anni, biennio più triennio) quelli di potestà regionale (tre anni) e le Its Academy, appunto. Gli studenti che prenderanno il diploma di maturità in un istituto professionale avranno un accesso diretto all’accademia superiore, gli Its appunto. Chi sarà passato attraverso la formazione regionale, riceverà una certificazione da parte di Invalsi sulle competenze acquisite per appridare al livello superiore. Oggi per il passaggio dagli Ifp agli Its post-diploma serve un quarto anno (che dà accesso al diploma professionale) più una successiva stagione di formazione.

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