Stop temporaneo al progetto di acquisto da parte di Microsoft, per una cifra pari a 69 miliardi di dollari, della società di videogiochi Activision Blizzard. L’iniziativa è stata bloccata da un giudice federale statunitense, che ha deciso così di concedere più tempo per una revisione in chiave antitrust dell’accordo.
Il giudice distrettuale Jacqueline Scott Corley di San Francisco si è pronunciato dunque a favore dell’ordine restrittivo temporaneo richiesto dalla Federal Trade Commission, che impedirà a Microsoft di concludere l’affare. In un documento depositato lunedì, la Ftc aveva richiesto un’ordinanza restrittiva e un’ingiunzione per bloccare l’acquisizione da parte di Microsoft dell’azienda californiana che produce giochi di successo come Call of Duty, World of Warcraft e Candy Crush Saga.
Stop necessario “per mantenere lo status quo”
Il giudice ha dichiarato che il suo ordine di blocco temporaneo dell’accordo “è necessario per mantenere lo status quo” mentre le iniziative legali della Federal Trade Commission contro l’operazione sono ancora in corso. L’udienza sulla richiesta di ingiunzione della Commissione è fissata per il prossimo 22 giugno.
La Ftc ha dichiarato di aver portato il caso davanti a un tribunale federale questa settimana perché temeva che Microsoft stesse cercando di chiudere l’accordo prima dell’inizio del processo, il che avrebbe reso “difficile, se non impossibile” invertire la rotta in caso l’acquisizione fosse risultata illegale. In una dichiarazione scritta rilasciata ieri, Microsoft ha affermato che “l’accelerazione del processo legale negli Stati Uniti finirà per portare più scelta e concorrenza nel mercato dei giochi”. “Un ordine restrittivo temporaneo ha senso finché non riceveremo una decisione dalla Corte, che si sta muovendo rapidamente”, ha inoltre dichiarato l’azienda.
A maggio l’ok della Commissione europea
Microsoft, produttrice del sistema di gioco Xbox, ha passato mesi a cercare di ottenere l’approvazione su scala internazionale alla fusione. Mentre un certo numero di Paesi ha approvato l’acquisizione, le autorità di regolamentazione di Stati Uniti e Regno Unito hanno agito per bloccarla, sostenendo che potrebbe sopprimere la concorrenza nel mercato dei videogiochi.
Nel corso del mese di maggio la Commissione europea aveva dato il suo via libera, condizionando però l’operazione al rispetto degli impegni offerti da Microsoft sui problemi di concorrenza sollevati dalla transazione. Entrambe le società, infatti, sviluppano e vendono giochi per pc, console e dispositivi mobili.