In Italia l’adozione del cloud è in crescita costante, ma l’Italia non è nella cloud economy. “Si parte da numeri molto bassi e i numeri del Desi lo confermano:
circa il 39% delle aziende italiane usa il cloud ma solo parzialmente, non si tratta di aziende tutte in cloud. Circa il 18% usa servizi di intelligenza artificiale e il 9% i Big data:
siamo molto lontani dagli obiettivi fissati dalla Commissione europea e
che servono per la crescita del Paese”. Lo ha affermato
Franco Spicciariello, Director Public policy Italy & East Central and South-East Europe, Amazon Web Services (Aws), intervenuto a TELCO PER L’ITALIA 2023. Il “modello” Aws: aiutare le aziende a innovare
A proposito di
intelligenza artificiale, Aws ha aggiornato la sua offerta con
Bedrock, un prodotto che permette di costruire modelli di
Ai generativa e abbraccia il trend della “democratizzazione dell’Ai”, ha indicato Spicciariello.
“Mettiamo l’Ai a disposizione di tutte le aziende perché possano costruirsi le loro applicazioni. Questo è il modello di Aws”, ha detto il top manager.
Spicciariello ha tenuto a precisare che “Aws non è un Ott, noi siamo un enabler delle aziende, un attore B2B, un operatore di infrastruttura. Inventiamo nuova tecnologia per dare alle aziende strumenti che le aiutino a costruirsi i loro strumenti, producendo innovazione e facendo investimenti che per le imprese italiane non sarebbe possibile fare”.
Il cloud per “salvare” le telco
In Italia Aws ha lanciato la sua cloud region a Milano nell’aprile del 2020, in pieno lockdown per la pandemia di covid-19. “Quell’esperienza ci ha dimostrato che il cloud aiuta a ridurre il traffico grazie alle reti Cdn, content delivery network, per la distribuzione dei contenuti“, ha detto Spicciariello.
“E l‘obiettivo di Aws è lavorare con le telco e farle diventare delle tech company – anzi, già oltre il 52% delle aziende telco considera Aws come principale partner in ottica di innovazione. L’obiettivo delle telco è la cloudificazione e a febbraio Aws ha avviato un accordo con DT, Orange e Telefonica in ottica di reti virtualizzate. Le telco oggi si devono cloudificare per sopravvivere e, a tal fine, serve una regolamentazione unificata in Europa”.
Spicciariello ha aggiunto un commento sul fair share: “Serve un approccio razionale, non bisogna ideologizzare il dibattito, altrimenti si danneggia il mercato europeo e la sua capacità di attrarre investimenti. Etno ha una posizione razionale e misurata: i cloud provider non sono generatori di traffico, anzi con le Cdn aiutano a ridurlo. Possiamo partire da qui per trovare una soluzione”.