IL VERTICE TRILATERALE

Materie prime critiche, si rafforza la cooperazione Italia-Francia-Germania

Summit a Berlino dei ministri dell’Industria dei tre Paesi: si punta a mettere in campo azioni per un approvvigionamento sicuro, sostenibile ed economico. Urso: “Primo passo verso una politica industriale europea”. I chip osservati speciali

Pubblicato il 26 Giu 2023

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Italia-Germania-Francia rafforzano la cooperazione sulle materie prime critiche. Su invito del Ministro dell’Economia e dell’Azione per il Clima tedesco Robert Habeck, il ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale francese, Bruno Le Maire, e il ministro italiano delle Imprese e del “Made in Italy”, Adolfo Urso, l’incontro a Berlino insieme ai rappresentanti dell’industria dei tre Paesi per un confronto sugli aspetti dell’approvvigionamento sicuro, sostenibile ed economico delle materie prime critiche. Con un focus sui chip.

“Vogliamo lavorare insieme per rendere la fornitura di materie prime per le nostre industrie più sostenibile e diversificata, per attuare misure di sicurezza economica in modo più efficace. A tal fine – ha sottolineato Habeck – dovremmo cooperare più strettamente nei settori dell’estrazione e trasformazione delle materie prime e portare avanti insieme un modello di economia circolare. Vogliamo inoltre fornire un sostegno ancora migliore alle aziende che cercano di garantire un approvvigionamento sostenibile di materie prime. A tal fine, abbiamo creato un gruppo di lavoro di alto livello sulle materie prime critiche. Il gruppo di lavoro procederà a uno scambio di opinioni sugli aspetti dell’approvvigionamento sostenibile delle materie prime e, in particolare, sull’attuazione di progetti strategici nell’estrazione, lavorazione e riciclaggio di tali materie prime”.

Verso una politica industriale europea

“Con l’incontro di Berlino – ha dichiarato Urso – inizia una nuova fase nella definizione della politica industriale europea che ci consentirà di affrontare le sfide della duplice transizione ecologica e digitale, al fine di garantire l’autonomia strategica dell’Ue. Italia, Germania e Francia rappresentano una parte significativa dell’economia dell’Unione e hanno in molti settori catene di valore condivise. Rappresentiamo uno dei grandi motori economici globali. Insieme, con i nostri valori, possiamo determinare il futuro della casa comune europea”.

“Non possiamo garantire la doppia trasformazione ecologica e digitale – ha osservato Le Maire – se non possiamo aiutare le nostre imprese ad accedere alle materie prime di cui hanno un forte bisogno. Mentre il Crm (Critical Raw Materials) Act è un primo passo molto importante, il nostro incontro di oggi ci offrirà l’opportunità di discutere tra Governi, così come con i rappresentanti del settore industriale su come andare avanti. E’ molto importante definire azioni concrete su progetti strategici e sostegno congiunto, discutendo questioni come la realizzazione di scorte condivise e l’acquisto in comune. Sono molto fiducioso che la nostra cooperazione aprirà la strada a un’Europa verde e resiliente”.

Obiettivo indipendenza

“La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e la pandemia di Covid-19 – sottolinea il Mimit nella nota – hanno dimostrato quanto la Germania, la Francia, l’Italia e l’Ue dipendano da singoli Paesi, in particolare dalla Cina, per l’estrazione e la lavorazione delle materie prime. I settori industriali dei tre Paesi hanno bisogno di un approvvigionamento economico, sicuro e sostenibile di materie prime, e questo è particolarmente vero per le tecnologie che stanno facilitando le trasformazioni verdi e digitali.

L’obiettivo dell’incontro è quindi identificare congiuntamente misure su come i tre Paesi possono migliorare la loro cooperazione per sostenere un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime (soprattutto materie prime critiche) per l’industria europea”.

“La legislazione europea sulle materie prime critiche – osserva il ministero – intende fornire un quadro per ridurre la dipendenza strategica dell’Unione europea in questo settore. Lo scambio trilaterale affronterà anche quali misure e progetti strategici nel campo dell’estrazione, lavorazione e riciclo di materie prime critiche saranno necessari per interrompere dipendenze problematiche. Questo incontro dà il via a una nuova serie di incontri trilaterali tra Germania, Francia e Italia, volti a rafforzare la cooperazione su temi strategici a livello europeo”.

Il Critical Raw Materials Act della Ue

La legge sulle materie prime critiche (Critical Raw Materials Act) mira a garantire un accesso sufficiente a quei materiali, come le terre rare, che sono vitali per la produzione di tecnologie chiave, e dalla riforma dell’assetto del mercato dell’elettricità, per fare in modo che i consumatori beneficino dei minori costi di energie rinnovabili.

Con il pacchetto Bruxelles mira dunque a far sì che l’Europa “ribalti l’equilibrio di potere” nelle catene di approvvigionamento più critiche attraverso alcune azioni specifiche. Innanzitutto, un’attività di analisi, che fornisca una  comprensione condivisa di quali materie prime critiche possono essere considerate particolarmente strategiche. In secondo luogo, l’attuazione di una rete di agenzie europee che sviluppi capacità di monitoraggio e stress test per consentire all’industria di anticipare i rischi di interruzioni, aumenti dei prezzi o carenze e prendere decisioni appropriate in materia di diversificazione, stoccaggio e investimento. Quindi la creazione di una filiera più resiliente, attraverso il sostegno a progetti, l’attrazione di investimenti privati e la garanzia di più elevati standard sociali e ambientali. Infine, la garanzia di condizioni di parità solide e sostenibili: oggi esistono infatti numerosi schemi di certificazione sulle prestazioni ambientali e sociali  delle attività minerarie. L’Europa, attraverso la legge, mira invece ad assumere un ruolo guida nella razionalizzazione e nel consolidamento di tali sistemi di certificazione.

Il piano si basa su iniziative precedenti e sui punti di forza del mercato unico dell’Ue, integrando gli sforzi in corso nell’ambito del Green Deal europeo e di REPowerEU. Si basa su quattro pilastri: accelerazione dell’accesso ai finanziamenti, ambiente normativo prevedibile e semplificato, miglioramento delle competenze e commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti.

In Italia il tavolo interministeriale sulle materie prime critiche

Intanto in Italia a febbraio è partito il nuovo format del “Tavolo nazionale per le materie critiche” promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) che “innova” la task force ufficialmente nata nel 2022.

L’avvio del tavolo fa seguito all’adesione dell’Italia alla Minerals Security Partnership, iniziativa lanciata a giugno dall’amministrazione Usa per promuovere l’estrazione etica e rafforzare le partnership tra Paesi “amici” lungo le catene di approvvigionamento del settore, anche a fronte della weaponization delle interdipendenze da parte di Paesi autoritari, come Russia e Cina.

Il tavolo a cui partecipano Mimit, Mase e tutti gli attori pubblici privati definirà il fabbisogno nazionale e formulerà proposte utili alla creazione delle condizioni normative, economiche e di mercato per un approvvigionamento sicuro e sostenibile.

Nella task force  anche le altre amministrazioni nazionali, la Presidenza del Consiglio, il Ministero degli Affari Esteri, l’Istat, ma anche rappresentanti della Commissione europea e di agenzie europee, le associazioni di impresa e i maggiori esperti del settore.

Il tavolo lavoro mirerà a formulare proposte per una strategica nazionale di approvvigionamento delle materie prime critiche, sia per lo sfruttamento delle risorse del paese, seguendo i principi di urban mining, eco-design e attività mineraria sostenibile e realizzando le possibilità offerte dalle Best Available Technology (BAT). Ed elaborerà proposte per eventuali iniziative normative, svolgendo anche attività di analisi.

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