SMART WORKING

Telelavoro leva di competitività

L’Ict e i cambiamenti sociali hanno reso obsoleti alcuni modelli organizzativi del lavoro. Mariano Corso (Polimi): “Lo Smart Working è significativo sia sotto il profilo culturale sia della produttività”. Ma l’Italia è al palo: servono piani di alfabetizzazione e leggi ad hoc

Pubblicato il 10 Mag 2013

call-center-120131180314

La crisi di competitività della nostra economia necessita di manovre finanziarie, di soluzioni amministrative e legislative che, però, lasciamo dibattere agli esperti in materia. Due importanti fattori non possono, però, essere trascurati per l’impulso che possono dare al miglioramento: le tecnologie informatiche e l’approccio culturale. Le prime sono difficili da diffondere, se non si riesce a percepirne la capacità di creare valore.
Il secondo non è facilmente modificabile, perché frutto dei sedimenti delle abitudini, figlie di convinzioni e di schemi ritenuti eterni e intoccabili. Le tecnologie e i cambiamenti sociali hanno reso obsoleti alcuni modelli organizzativi del lavoro. Avere la sensibilità di tenerne conto significa poter “cavalcare la tigre”. Non farlo provoca un progressivo allontanamento da una situazione di equilibrio e di crescita. La flessibilità degli spazi, degli orari di lavoro e l’uso delle tecnologie Ict concorrono a disegnare il profilo di un’impresa, che riesce a far coesistere le esigenze di business con quelle degli individui.


Smart Working non è lo slogan per imprenditori o manager dalle idee “originali”, ma è un approccio innovativo al lavoro. “Le ricerche da noi condotte sugli HR Manager di un campione di aziende – spiega Mariano Corso, ordinario al Politecnico di Milano e responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working – hanno mostrato i benefici della flessibilità lavorativa in termini di spazi e orari, grazie anche alle tecnologie informatiche. L’84% degli intervistati riconosce un miglioramento nella motivazione del personale. Ma non è finita qui. Anche il tasso di assenteismo viene ritenuto in diminuzione dal 55% dei rispondenti, mentre il 48% ritiene possibile un incremento della produttività individuale”. Il cambiamento avviene secondo la migliore delle logiche, quella “win-win”, perché entrambi i soggetti (imprese e lavoratori) ottengono qualcosa di soddisfacente. Il telelavoro, la nuova frontiera dell’occupazione, aggiunge una freccia da scoccare nell’agone competitivo.

Non solo. Anche l’ambito sociale del Paese potrebbe trarne giovamento. Quante persone, in condizioni di disagio, potrebbero svolgere un’occupazione senza spostarsi da casa? Cosa si chiede? Innanzitutto, che le norme non siano il solito coacervo di prescrizioni che immobilizzano l’agire. In fondo lavorare da casa è anche un atto di responsabilità individuale. La flessibilità che si chiede ai giovani di fronte al posto di lavoro – meno durevole nel tempo – deve però trovare riscontro in impianti legislativi snelli e realistici. Inutile avere un’idea innovativa e poi franare con leggi cavillose, che scoraggiano anche i meglio intenzionati. “Innovare i modelli di lavoro con lo Smart Working è significativo sia sotto il profilo culturale che della produttività – prosegue Mariano Corso – I benefici sono così rilevanti, che non si può fare a meno di promuoverne la diffusione”. In Italia il telelavoro, nonostante la sottoscrizione nel 2002 del relativo protocollo europeo, è fermo al 3,9% mentre Francia, Germania e Regno Unito oscillano tra il 7% e il 9,6%, con l’eccellenza del 15% in Danimarca. Perché trascurare che le ricerche stimano una crescita della produttività media di questi lavoratori di almeno il 25%? Un 10% in più di telelavoro tra i “white collar” delle aziende con più di 500 dipendenti potrebbe far risparmiare sul costo del lavoro circa 1,7 miliardi di euro.

Perché non riflettere sul fatto che l’aumento dei telelavoratori potrebbe innescare un processo di riorganizzazione degli spazi, aiutando a contenere i costi degli immobili che ospitano i lavoratori? E se tutto questo coinvolgesse anche la PA? Flessibilità degli spazi, presenza fisica negli uffici meno rigidamente definita, telelavoro più diffuso si traducono in spostamenti ridotti e uso più intelligente deitrasporti. Ma anche meno inquinamento. In Italia 9 milioni di occupati usano mezzi di trasporto per recarsi al lavoro: più del 75% usa l’auto. Potremmo avere oltre 307 mila tonnellate in meno di CO2, se solo il 10% dei lavoratori lavorasse da casa per almeno 100 giorni all’anno. Non vale la pena pensare di alfabetizzare imprenditori e manager per l’adozione di nuovi modelli lavorativi o a leggi in grado di stimolarne l’utilizzo? Perché non usare queste leve per la crescita e la competitività? Una possibilità in più, non fa male a nessuno.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati