LA CLASSIFICA ITQF

I campioni della sostenibilità italiana: WindTre regina delle telco

Mappate 286 aziende, incluse le multinazionali dell’Ict che hanno filiali nel nostro Paese. Nella categoria telecomunicazioni al secondo e terzo posto Vodafone e Open Fiber. Per l’Informatica medaglia d’oro a Tas, a seguire Sap e Insiel

Pubblicato il 12 Lug 2023

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Le aziende Tlc più sostenibili in Italia sono WindTre, Vodafone e Open Fiber, mentre tra gli operatori Ict si distinguono Tas, Sap e Insiel. A dirlo è l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf), che ha condotto un’indagine ad hoc tramite un sondaggio online effettuato a maggio. In totale sono state raccolte 10.671 valutazioni su 1.750 aziende.

Lo studio ha esplorato 17 aspetti dell’approccio alla sostenibilità aziendale, con domande a cui gli intervistati – soprattutto dipendenti o ex dipendenti – hanno risposto evidenziando le azioni intraprese dalla propria organizzazione. Sulla base di queste valutazioni è stato calcolato il voto finale, che prevede un punteggio massimo dí 100. Dalla classifica sono emerse 286 aziende che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore alla media del campione analizzato, che è stato pari a 65, e che per questo sono state premiate per l’appunto come “Campioni della sostenibilità”.

I risultati delle imprese Tlc e Ict

Nell’ambito delle Telecomunicazioni, svetta come anticipato WindTre, che ha totalizzato un punteggio di 71,10. Sul secondo gradino del podio c’è Vodafone Italia, con 68,27 punti, mentre al terzo Open Fiber (67,30), seguita da Fastweb (67,09) e Iliad Italia (66,87).

Tra le società di Informatica, il risultato migliore è stato ottenuto da Tas (81,19), tallonata da Sap Italia (79,35) e, più a distanza, da Insiel (73,32). Seguono Ericsson It Solutions & Services (71,90), Ibm Italia (71,84), Avvale (71,42), Accenture (67,35), Engineering Ingegneria informatica (65,70) e Postel (65.51).

Il settore di gran lunga più rappresentato all’interno della classifica stilata da Itqf è però quello della Meccanica, il che dimostra gli sforzi fatti dall’industria manifatturiera italiana per migliorare sul piano della sostenibilità. Delle 286 aziende in classifica, 37 infatti operano in questo campo e ben tre rientrano nella Top 10 assoluta. Si tratta di un risultato di rilievo, per due ragioni: da una parte, l’industria meccanica è per definizione molto inquinante ed energivora, dunque i progressi sul fronte dell’impatto ambientale conseguiti in questo settore sono molto significativi; dall’altra, il comparto è uno dei più importanti dell’economia italiana, e il risultato dell’indagine evidenzia quindi un trend positivo per l’intero scenario.

Come è stata condotta l’indagine

Lo studio applica un modello di punteggio che si basa principalmente sulla valutazione diretta del proprio datore di lavoro degli intervistati. Il campione è stato contattato tramite panel e hanno contributo in modo anonimo, senza che le aziende fossero a conoscenza, per garantire una valutazione corretta delle imprese.

In totale sono stati considerati 17 diversi criteri della sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’impresa. Alle 17 domande riguardanti l’azienda e la sostenibilità, gli intervistati hanno potuto rispondere tramite metodo di valutazione con una scala a parole che vedeva la possibilità di scegliere tra cinque opzioni ( da “si applica completamente” a “ non si applica affatto”)

L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza sottolinea che le aziende sono state radunate in varie categorie meramente per questioni stilistiche e non sono da considerarsi definitive. Le recensioni sono state inviate da dipendenti o ex dipendenti delle società e ai loro giudizi è stato assegnato un peso dell’86% nel punteggio finale. Il restante 14% dei giudizi proviene da persone in grado di valutare le aziende in base alle esperienze dei loro amici o conoscenti più stretti.

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