L'AUDIZIONE AL SENATO

Intel, Urso: “Contatti continui con l’azienda. Il progetto italiano avveniristico”

Il ministro delle Imprese: “Nel nostro Paese previsto un investimento su tecnologie all’avanguardia. Con le Regioni Veneto e Piemonte abbiamo risposto a tutte le richieste che ci sono arrivate su formazione e logistica del territorio”

Pubblicato il 13 Lug 2023

Adolfo Urso

Proseguono i contatti tra il governo italiano e Intel. “Con Intel siamo in rapporti continuativi, noi e le regioni abbiamo risposto a tutte le richieste che ci ha fatto per essere competitivi rispetto ad altri Paesi europei”, ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione in Commissione Industria al Senato, parlando dell’atteso investimento che la multinazionale della microelettronica dovrebbe realizzare in Italia.

Veneto e Piemonte pronte alla sfida

“Con le due regioni interessate, Veneto e Piemonte – ha spiegato – abbiamo risposto a tutte le richieste su formazione e logistica del territorio, sia per quanto riguarda le risorse, poi sceglierà l’azienda dove localizzare – ha puntualizzato – Intel ha presentato un progetto europeo che prevedeva una serie di investimenti in Francia, Germania e Italia, e quindi deve rispondere alla richiesta di un progetto europeo. Quello in Italia è il più avveniristico, perché riguarda un nuovo stadio tecnologico nei chip, mentre in Francia e Germania risponde alla tecnologia attuale”.

Ma “Intel non è l’unica azienda che può investire nel nostro Paese, è una tra le tante”, ha ricordato Urso.

Gli investimenti di Intel in Europa

Intel ha annunciato piani per un investimento pari a 80 miliardi di euro nella catena dei semiconduttori, dalla ricerca e sviluppo (R&S) alla produzione fino alle tecnologie di imballaggio all’avanguardia.

Investimenti per oltre 33 miliardi di euro sono destinati alla costruzione di nuovi hub in Europa. L’Italia è in lizza per la realizzazione del primoimpianto europeo di back-end (packaging) per la fabbricazione di chip per il quale sono previsti e 4,5 miliardi e 1500 nuovi posti di lavoro a cui se ne devono aggiungere ulteriori 3.500 nell’indotto.

Grazie all’investimento, che la stessa Intel ha definito “storico”, l’azienda porterà la sua tecnologia più avanzata nel continente, aiutando l’Ue a creare un ecosistema di chip europeo di prossima generazione e rispondendo alla necessità globale di una catena di approvvigionamento più equilibrata e resiliente.

“I piani di Intel contribuiranno ad aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda di semiconduttori avanzati, alimentando una nuova generazione di prodotti innovativi di Intel e soddisfacendo le esigenze dei clienti della fonderia come parte della strategia IDM 2.0 di Intel”, spiegava una nota.

L’investimento in Germania

Intel investirà 30 miliardi in Germania. Il chipmaker e il governo federale tedesco hanno firmato una lettera d’intenti per la realizzazione di due fabbriche di wafer per i chip che avranno sede  a Magdeburgo, nello Stato di Sassonia-Anhalt. Previsto anche un supporto governativo che include incentivi pari a 9,9 miliardi.

Intel ha acquisito il terreno per gli impianti a novembre del 2022 e si prevede che la prima frabbrica entrerà in produzione tra quattro o cinque anni, a seguito dell’approvazione della Commissione europea del pacchetto incentivi legati al Chips Act.

Date le tempistiche e la scala dell’investimento attuale, Intel ha pianificato di produrre semiconduttori utilizzando le più avanzate tecnologie di transistor dell’era Angstrom. Il sito di Magdeburgo servirà sia i prodotti di Intel che i clienti di Intel Foundry Services.

Si prevede che il sito creerà 7.000 posti di lavoro nel corso della prima fase di costruzione, circa 3.000 posti di lavoro permanenti nel settore high-tech di Intel e decine di migliaia di altri posti di lavoro in tutto l’ecosistema industriale.

Intel si è impegnata a sviluppare la Silicon Junction in linea con i suoi obiettivi di sostenibilità per il 2030, tra cui il raggiungimento di un utilizzo positivo dell’acqua attraverso la conservazione, il riciclo e il recupero e il finanziamento di progetti idrici locali che contribuiscano a ripristinare una quantità di acqua dolce superiore a quella consumata dalle strutture Intel. Inoltre il chipmaker ha fissato l’obiettivo di alimentare le sue attività produttive globali con il 100% di energia rinnovabile e di arrivare a zero rifiuti totali in discarica.

L’investimento in Polonia

Sorgerà invece nei pressi di Wrocław, in Polonia, il nuovo impianto all’avanguardia di assembly & test dei semiconduttori di Intel, che prevede di investire in questo progetto fino a 4,6 miliardi di dollari. Una volta completata, la struttura darà lavoro a circa 2mila dipendenti, ai quali vanno agguinti quelli indiretti che serviranno per la costruzione della struttura e quelli dell’indotto. “La progettazione e la pianificazione della struttura inizieranno con effetto immediato – se legge in una nota della multinazionale statunitense – una volta ottenuta l’approvazione della Commissione Europea”.

“Questo impianto è differente e non sostituisce quello oggetto di interlocuzioni aperte con il Governo italiano, annunciato lo scorso anno – spiega Intel a CorCom -Il nuovo impianto pianificato in Polonia è simile agli impianti di assembly & test che Intel ha già aperto in altre parti del mondo, mentre l’impianto discusso in Italia, come annunciato, riguarda un diverso processo nell’ambito della fase di back-end della produzione, con tecnologie nuove e innovative”.

L’investimento che Intel ha pianificato in Polonia, assiene all’impianto di fabbricazione di wafer già esistente a Leixlip, in Irlanda, e allo stabilimento di fabbricazione di wafer  a Magdeburgo, in Germania, spiega ancora Intel, contribuirà a creare la prima filiera completa di produzione di semiconduttori  in Europa. Servirà anche da catalizzatore per ulteriori investimenti nell’ecosistema di innovazione in Polonia e in tutta l’Unione Europea.

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