Attacco informatico contro Azimut, il gruppo italiano che opera su scala globale specializzato in asset management, wealth management, investment banking e fintech. Nell’ambito dell’attività di monitoraggio svolta dal gruppo quotato alla borsa di Milano “è stato rilevato un accesso non autorizzato ai nostri sistemi – si legge in una nota – perpetrato da ignoti e non dovuto ad un malfunzionamento dei sistemi stessi o a un errore umano”.
La richiesta di riscatto
A seguito dell’attacco informatico, spiega la società, il Gruppo Azimut ha ricevuto una richiesta di riscatto “alla quale non ha in alcun modo dato seguito ritenendola delittuosa e, in ogni caso, totalmente contraria ai principi e valori fondanti del Gruppo, da sempre impegnato nel contrasto e nella lotta al finanziamento di ogni attività criminale”.
Due le azioni messe in campo per mitigare l’offensiva degli hacker: da una parte sono state immediatamente informate le autorità competenti, e dell’altra la società ha avviato “una procedura interna di sicurezza che ha consentito di limitare con successo le conseguenze di tale azione criminale”.
Dati dei clienti al sicuro
Grazie al supporto di esperti in materia legale e di sicurezza informatica, Azimut ha inoltre dato vita a “una analisi approfondita volta a meglio comprendere la natura dell’attacco, l’estensione e le conseguenze dello stesso”.
“Precisiamo – conclude la nota – che l’attacco informatico non ha in alcun modo interessato dati o informazioni che possano consentire l’accesso alla posizione personale dei clienti e/o consulenti finanziari o l’effettuazione di operazioni non autorizzate, né ha in alcun modo compromesso o limitato la continuità operativa”.