Una reale ripresa può partire solo dalla considerazione del ruolo
della tecnologia come abilitatore insostituibile di innovazione
competitiva, fattore centrale per la crescita delle imprese e del
Paese. Gli investimenti in IT sono non solo un mezzo per acquisire
efficienza, ma anche un naturale ‘moltiplicatore di
investimento’, che consente lo sviluppo di nuovi strumenti e
modelli di business e la valorizzazione delle risorse, attraverso
l’adozione della tecnologia nei processi aziendali e della
Pubblica Amministrazione.
Negli anni l’Italia ha perso percentuali importanti nel rapporto
tra dato economico nazionale e mercato IT e nel confronto con i
Paesi concorrenti. Recuperare il gap di digital divide, superando
la “storica” scarsa propensione agli investimenti in IT, è
oggi elemento essenziale per la competitività e per la spinta di
innovazione, che non può prescindere dall’utilizzo delle nuove
tecnologie digitali. Se in questa fase di crisi guardo al mondo
imprenditoriale, le piccole e medie imprese, struttura portante
dell’economia italiana, devono saper raccogliere la sfida
dell’innovazione competitiva, attraverso la leva tecnologica.
Questo consentirà di recuperare posizioni sul mercato globale e di
sviluppare nuovi modelli di business, che valorizzino le specifiche
capacità produttive e di servizi delle imprese, facilitandone
l’aggregazione in reti e filiere e assicurando comunque
efficienza e flessibilità.
Penso ad esempio all’opportunità offerta dai servizi in logica
cloud computing, che permetterebbero alle Pmi di disporre
rapidamente di risorse e funzionalità simili a quelle delle grandi
aziende ma a costi ridotti. Il cloud può giocare un ruolo chiave
anche per la PA, per consolidare le infrastrutture e garantire
elevati livelli di efficienza, offrendo servizi standardizzati e
condivisi.
Presupposti per concretizzare questo scenario sono lo sviluppo di
reti di nuova generazione e con diffusione capillare e il
superamento di forti resistenze, legate a diversità di cultura,
organizzazione e normative. Nell’attuale contesto la PA può e
deve rappresentare un motore e un volano di innovazione, creando le
basi per una reale trasformazione e contribuendo agli investimenti
in IT, anche attraverso opportune incentivazioni.
La realizzazione del piano e.gov 2012 permetterà a tutto il Paese
di guadagnare in efficienza ed efficacia, confermando
l’importanza nevralgica della tecnologia. Grazie a questi
elementi abbiamo l’opportunità di un reale “salto di
qualità”, in vista della ripresa. È fondamentale prepararsi ad
affrontare questo ciclo economico con un approccio innovativo ed
integrato a livello di sistema Paese.