GIPO

Gipo, la Ue battezza l’Osservatorio di Internet

Svelato oggi il progetto della piattaforma online che punta a stimolare la partecipazione di tutti gli stakeholder ai dibattiti e ai processi decisionali che riguardano il futuro della Rete

Pubblicato il 14 Mag 2013

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La Commissione europea ha presentato il progetto di un Global Internet Policy Observatory (GIPO), una piattaforma online per migliorare la conoscenza e stimolare la partecipazione di tutti gli stakeholder mondiali ai dibattiti e alle decisioni sulle policy che riguardano Internet. Il GIPO sarà sviluppato dalla Commissione e da un’alleanza di paesi e Ong impegnate sul fronte della governance di Internet. Il Brasile, l’Unione Africana, la Svizzera, l’Association for Progressive Communication, la Diplo Foundation e la Internet Society hanno già aderito o espresso interesse a partecipare al progetto.

Il Global Internet Policy Observatory sarà un centro dinamico per il monitoraggio dello sviluppo delle policy e delle normative di Internet in tutto il mondo grazie anche alle moderne tecnologie di raccolta e analisi dei big data.

Con questa piattaforma saranno identificati i collegamenti tra le diverse piazze virtuali dove si svolgono le discussioni, per superare i cosiddetti “policy silos”, ovvero la frammentazione tra miriadi di policy non comunicanti. La piattaforma aiuterà a contestualizzare l’informazione, per esempio mettendo insieme i dati esistenti su un determinato argomento, portando alla luce le posizioni passate e attuali dei principali player su un determinato tema, individuando gli interessi che diversi attori hanno in determinati settori.

Il GIPO sarà anche in grado di individuare dei trend nelle policy di Internet, tramite analisi semantiche e del sentiment; e produrrà agili resoconti incorporando le moderne tecniche di visualizzazione.

L’obiettivo del GIPO, spiega la Commissione, è accrescere le conoscenze e la comprensione tra tutti gli attori coinvolti, includendo potenzialmente tutti i paesi, le Ong e i gruppi di interesse che finora potrebbero essere stati lasciati ai margini dei dibatti e delle decisioni che riguardano Internet.

“La Commissione teme che le tante aree soggette a regolamentazione che sono impattate da Internet, nonché un quadro istituzionale molto complesso, possano provocare un disinteresse verso queste discussioni che invece devono essere inclusive per assicurare una governance veramente sostenibile e globalmente legittimata di Internet”, indica la Commissione.

Il GIPO non sostituirà i meccanismi o i forum esistenti in cui si discute della governance di Internet a livello globale, come l’Internet Governance Forum. Al contrario, il suo obiettivo è fornire nuovi strumenti agli stakeholder per rafforzare i processi attuali che portano alla definizione delle policy del web, anche sfruttando le moderne tecnologie.

“La Commissione europea è impegnata al 100% a sostegno dell’Open Internet”, conclude Bruxelles in una nota, “e spera di preservare la natura aperta delle governance globale di Internet, anche con un modello che includa meglio le necessità e le priorità di tutti gli attori, da tutte le parti del mondo, compresi i paesi in via di sviluppo”.

Nei prossimi mesi, la Commissione condurrà uno studio di fattibilità del GIPO e, in base ai risultati ottenuti, lo sviluppo della piattaforma online potrebbe essere avviato già a inizio 2014.

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