BRUXELLES

Transizione digitale, ok Ue a 63 milioni per l’editoria in Italia

La Commissione Europea sblocca, in base alla regole sugli aiuti di Stato, i fondi per sostenere giornali, agenzie di stampa, radio e Tv per l’impatto economico della pandemia e della guerra in Ucraina e per assicurare il pluralismo. Copertura al 70% dei costi per la digital transformation

Pubblicato il 28 Lug 2023

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Arriva l’ok della Commissione Europea alla decisione del governo italiano di destinare 63 milioni di euro per sostenere il mondo dell’editoria e la sua transizione digitale. In base alle norme sugli aiuti di Stato da Bruxelles è arrivata la luce verde per due provvedimenti massi in campo dall’Italia a favore di giornali, agenzie di stampa, radio e televisioni.

I due interventi del governo  

I due interventi messi a punto dal Governo hanno l’obiettivo di aiutare le aziende editoriali del nostro Paese, provate prima dalla pandemia e poi dalle conseguenze della guerra in Ucraina, oltre che di proteggere il pluralismo dei media.

La prima misura

Si tratta di finanziamenti per 28 milioni di euro complessivi, da distribuire a giornali e periodici in base alle copie cartacee vendute nel 2021 in misura di 0,50 centesimi a copia.

La seconda misura

Il governo prevede in questo caso di destinare 35 milioni di euro sotto forma di finanziamenti diretti a editori, radio, emittenti tv e agenzie di stampa. Gli aiuti potranno coprire fino al 70% dei costi degli investimenti destinati a sostenere interventi per la transizione digitale.

Interventi “necessari e proporzionati”

Esaminando gli aiuti disposti dal governo italiano alla luce delle norme comunitarie sugli aiuti di Stato la Commissione Ue ha verificato che si tratta di misure “necessarie e proporzionate” per lo sviluppo delle settore dell’informazione, un più ampio accesso a giornali e periodici e la promozione del pluralismo.

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