STRATEGIE

Colmare il gap tecnologico con gli Usa? Vale 3mila miliardi di ricavi in più

Secondo Accenture le imprese europee dovrebbero adottare un approccio diverso, migliorando l’expertise tecnologica all’interno dei board, accelerando gli investimenti in R&S per puntare a nuovi modelli di business e capitalizzando i propri punti di forza in termini di competenze

Pubblicato il 01 Ago 2023

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C’è il divario di competenze tecnologiche dietro la minore capacità di fare innovazione delle imprese europee rispetto a quelle americane. Secondo le analisi contenute nello studio “Innovate or Fade” (“Innovare o Scomparire”) di Accenture, solo il 14,4% dei leader europei ha esperienza nel settore tecnologico, rispetto al 21,6% di quelli del Nord America ed è questo il vero motivo che crea un digital gap. Colmare questo deficit con le imprese d’oltreoceano significherebbe per le aziende europee generare fino a oltre 3.000 miliardi di dollari di ricavi in più entro il 2024.

I ricavi aggiuntivi previsti per le aziende europee rappresentano un aumento fino al 12% dei profitti nel 2023 e fino al 13% dei profitti nel 2024.

Il digital gap dei Cda europei 

Lo studio di Accenture è basato su un’analisi dell’esperienza tecnologica di 19.495 membri del consiglio di amministrazione (direttori interni e non esecutivi) di 1.843 tra le più grandi aziende del mondo, in Nord America, Europa e Asia-Pacifico; sono stati analizzati anche i background professionali di 1.695 ceo (presidenti del Cda o no).

Lo studio ha rilevato che le aziende dei Paesi Bassi, dell’Irlanda e del Regno Unito hanno la maggiore esperienza tecnologica (rispettivamente 19,1%, 18,9% e 18,8%), mentre Norvegia (6,2%), Austria (6,1%) e Portogallo (4,5%) sono i fanalini di coda. Anche l’Italia è sotto la media europea (8,4%).

Inoltre, solo l’11% degli amministratori delegati delle aziende europee analizzate ha una rilevante esperienza tecnologica, rispetto al 17% degli amministratori delegati del Nord America.

E il 33% delle aziende europee non ha alcun membro del consiglio di amministrazione con esperienza tecnologica, rispetto al 19% delle aziende del Nord America.

Ovviamente, le percentuali variano a seconda del settore industriale: per esempio, nell’ambito software quasi il 64% dei membri del board ha esperienza tecnologica, nell’hitech è il 26,4%, nelle comunicazioni il 26% e nei mercati dei capitali il 25,2%. Sopra la media ci sono anche i settori viaggi, scienze della vita,  aerospazio e difesa, industria, banche. Sul versante opposto assicurazioni (9,3%), energia (9,6%) e risorse naturali (10,3%).

Europa indietro su competenze e R&S

Per colmare questo divario, le aziende europee dovrebbero adottare un approccio diverso, migliorando l’expertise tecnologica all’interno dei board, accelerando gli investimenti in R&S per puntare a nuovi modelli di business e capitalizzando i propri punti di forza in termini di competenze.

Nonostante il divario di esperienza tecnologica a livello di consigli di amministrazione, le aziende europee sono più concentrate sull’aggiornamento tecnologico dei propri talenti rispetto alle loro controparti statunitensi: il 28% degli intervistati ha dichiarato di portare avanti un programma tecnologico in tutta l’azienda, mentre solo il 18% delle aziende statunitensi lo fa. Questo potrebbe spiegare perché le aziende europee sembrano meno preoccupate dalla mancanza di competenze tech rispetto a quelle statunitensi.

Occorre però velocizzare la ricerca e sviluppo: le aziende europee destinano una parte minore dei loro ricavi agli investimenti in R&S rispetto a quelle del Nord America e dell’Asia-Pacifico e questo divario si sta ampliando. Nel 2017, le aziende europee analizzate all’interno dello studio erano in ritardo rispetto alle loro controparti americane di 70 punti base in termini di investimenti in R&S come percentuale del fatturato. Nel 2022, questo divario è raddoppiato a 140 punti base, ammontando a 147 miliardi di dollari.

Le aziende europee sono anche meno propense a depositare brevetti legati all’Ai rispetto ai loro colleghi del Nord America e dell’Asia. Accenture ha rilevato che solo il 60% delle aziende europee ha depositato brevetti relativi all’Ai, rispetto al 77% delle aziende del Nord America e all’89% delle aziende dell’Asia-Pacifico (Apac). Ancora meno (34%) hanno depositato brevetti nell’Ai generativa, rispetto al 60% in Nord America e al 73% in Apac.

La C-suite deve diventare più tecnologica 

“Fino a qualche tempo fa i consigli di amministrazione e gli amministratori delegati erano soliti pensare prima alla strategia aziendale e poi a come la tecnologia potesse supportarla” ha dichiarato Jean-Marc Ollagnier, ceo di Accenture Europe. Oggi è fondamentale integrare la tecnologia fin dall’inizio nello sviluppo di nuovi prodotti, servizi o modelli di business, altrimenti le aziende rischiano di perdere miliardi di ricavi aggiuntivi. Pensiamo ad esempio all’applicazione dell’Ai generativa. La domanda chiave per la leadership è come integrare questa tecnologia per guidare l’efficienza e la crescita in modo responsabile – avere la giusta competenza ai massimi livelli è fondamentale. Migliorare il ‘quoziente tecnologico’ nei consigli di amministrazione e nella C-suite è cruciale per aiutare le aziende a prendere decisioni su come la tecnologia può far progredire l’organizzazione. La padronanza di tecnologie come l’Ai, le reti di nuova generazione, l’edge computing e il digital twin sarà fondamentale per la re-invenzione industriale che molti governi europei stanno promuovendo”.

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