LA TRIMESTRALE

Sorpresa Softbank, perdite a 3,3 miliardi. Riflettori sulla quotazione di Arm

Nel corrispondente periodo del 2022 erano state pari a 20 miliardi. Mentre cede la partecipazione in Alibaba il colosso nipponico punta sulla chip company sperando di raccogliere fino a 10 miliardi: sarebbe la più grande quotazione tecnologica dell’anno

Pubblicato il 08 Ago 2023

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Softbank Group annuncia “segnali di cambiamento” grazie alla riduzione della perdita netta, pari a 477,62 miliardi di yen (3,3 miliardi dollari) nel primo trimestre dell’esercizio finanziario 2023/24 rispetto al record negativo di 3,16 trilioni di yen (20 miliardi di dollari) di un anno prima. Le vendite sono diminuite dello 0,9% rispetto all’anno precedente a 1,56 trilioni di yen. Il gruppo giapponese ha comunicato i risultati trimestrali con una conferenza tenuta da Yoshimitsu Goto, direttore del consiglio di amministrazione, Corporate Officer, vicepresidente senior, Cfo e Ciso di Softbank group (SCARICA QUI IL DOCUMENTO FINANZIARIO COMPLETO).

Sofbank sta vendendo la quasi totalità della partecipazione in Alibaba e ha confermato la richiesta di quotazione in Borsa per la controllata dei semiconduttori Arm. Con l’Ipo di Arm il gruppo giapponese spera di raccogliere fino a 10 miliardi di dollari, il che, secondo Bloomberg, porterebbe il valore dell’operazione a circa 60-70 miliardi di dollari, rendendola la più grande quotazione tecnologica di quest’anno.

Come vanno gli investimenti di Softbank

Il mercato si aspettava per Softbank addirittura il ritorno all’utile, grazie al rimbalzo dei titoli tecnologici sullo sfondo del boom dell’intelligenza artificiale, ma il gigante giapponese della tecnologia non ha finito di fare i conti con i segni in rosso. In particolare, Softbank ha dovuto mettere in bilancio una perdita di 689,7 miliardi di yen nel ramo investimenti che fa capo a Investment business of holding companies, sopraattutto dovuto al calo del valore delle azioni di Alibaba, Deutsche Telekom e T-Mobile Us (che ammontano, insieme, a una perdita di 620,3 miliardi di yen). Tuttavia, la perdita di 553,3 miliardi su Alibaba è stata bilanciata da un guadagno derivato di quasi 770 miliardi di yen relativo ai contratti a termine prepagati utilizzando azioni Alibaba.

Softbank ha anche inserito nel trimestre una perdita di investimento di 13,0 miliardi di yen in Softbank Vision Funds (Svf). Sono esclusi gli utili associati agli investimenti dei vision funds in azioni delle filiali della società, principalmente Arm, altrimenti il segmento avrebbe registrato un guadagno di 159,8 miliardi di yen sugli investimenti.

Svf ha venduto investimenti per un totale di 0,92 miliardi di dollari, tra cui uscite complete di quattro società in portafoglio e uscite parziali di diverse società in portafoglio pubblico.

Softbank fa sapere che “per gli investimenti detenuti alla fine del primo trimestre, il fair value del portafoglio pubblico è aumentato per via dell’aumento dei prezzi delle azioni, mentre il fair value delle società in portafoglio private è diminuito, riflettendo principalmente i ribassi delle società con prestazioni più deboli.

Il Vision Fund verso un miglioramento

Softbank ha fatto enormi scommesse per trovare e far crescere nuove iniziative tecnologiche in tutto il mondo tramite i Vision Fund, ma ciò ha reso i suoi guadagni vulnerabili agli andamenti del mercato. Tra pandemia, crollo dei titoli e giro di vite dei regolatori in Cina sulle aziende tecnologiche (che ha colpito la controllata Alibaba), Softbank ha subito gravi impatti sul suo portafoglio. La performance lorda dall’inizio è stata di 12,4 miliardi di dollari di guadagno per Svf 1 e 18,6 miliardi di dollari di perdita per Svf 2. 

Nel primo trimestre SoftBank Group e le sue filiali interamente controllate hanno investito in tutto 120 miliardi di yen o 1,8 miliardi di dollari. Svf ha investito un totale di 1,58 miliardi di dollari.

Il cfo Yoshimitsu Goto che ha detto ai giornalisti di aver “ripreso nervosamente gli investimenti” dopo una battuta d’arresto nell’anno fiscale precedente. Goto ha aggiunto che l’azienda “passerà all’offensiva, ma con attenzione”, perché il trend del mercato azionario è in costante miglioramento.

Arm, Ipo da record in vista

Arm ha annunciato nell’aprile 2023 di aver presentato in via confidenziale una bozza di registrazione del modulo con cui fa richiesta alla Securities and exchange commission americana per un’offerta pubblica iniziale sulla Borsa di New York. Softbank ha confermato la procedura e comunicato che Arm continuerà ad essere una consociata consolidata dopo il completamento dell’Ipo proposta e che non si aspetta che tale offerta abbia un effetto materiale sui suoi risultati consolidati o sulla sua posizione finanziaria.

Big tech pronte a comprare le azioni di Arm

Secondo il Nikkei, la quotazione di Arm potrebbe avvenire a novembre sul listino tecnologico Nasdaq. Il quotidiano riporta che, entro quella data, la capitalizzazione dell’azienda dei chip dovrebbe superare i 60 miliardi di dollari, rendendo la Ipo la più grande a livello mondiale dall’inizio del 2023. Tra le aziende interessate ad acquisire partecipazioni figurerebbero Apple, Samsung Electronics, Nvidia, Intel, Tsmc e Amazon – ovvero i colossi dei chip e del cloud. Queste, o alcune di queste aziende – in particolare Amazon – sarebbero in trattative per diventare anchor investor, secondo Reuters.

La quotazione in Borsa “sarà un fattore positivo se l’Ipo verrà effettuata nell’anno fiscale 2023, poiché Softbank venderà parte delle sue azioni di Arm a un certo punto”, ha detto all’Afp Hideki Yasuda, analista di Toyo Securities.

Il valore di Arm è raddoppiato da quando Softbank l’ha acquistata per 24 miliardi di sterline (31 miliardi di dollari) nel 2016. Softbank inizialmente sperava di vendere Arm al colosso statunitense dei chip Nvidia, ma l’accordo da 40 miliardi di dollari è stato annullato a causa di obiezioni normative

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