“L’algoritmo di profilazione per la vendita di biglietti aerei non è un’invenzione sovietica, non esisteva al tempo dei Soviet. E’ una realtà moderna e contemporanea, e su di essa sono disponibili ampie evidenze riportate da prestigiose riviste internazionali. Ma è una pratica inammissibile“. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, intervenendo nell’ambito della polemica contro il Dl Omnibus e il caro-voli, puntualizzando la sua posizione sul paventato utilizzo di algoritmi per pilotare l’andamento dei prezzi dei biglietti.
L’uscita fa seguito alle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Ryanair, Eddie Wilson, il quale aveva puntualizzato che “non esiste nessun algoritmo e noi non profiliamo i clienti. Come potremmo del resto? Chi lo pensa forse guarda un po’ troppo Netflix e non sa come funziona il mondo reale. Non puoi convincere a volare con te chi non vuole, è il prezzo competitivo che, in caso, può farlo. Per questo noi abbiamo avuto successo: per anni abbiamo offerto prezzi bassi. Chi pontifica su questi temi non ha idea di cosa parla. Chi consiglia il ministro Urso evidentemente non sa niente né di aerei né di economia”.
Wilson, l’amministratore delegato di Ryanair che insieme a Lauda Europe, Malta Air e Buzz è parte del gruppo irlandese guidato da Michael O’Leary, è sbarcato a Roma nei giorni scorsi e, dopo aver incontrato Urso, ha visto alcuni giornalisti per delle interviste one to one.
Intervento dello Stato per “assenza di alternativa”
Replicando ad alcune delle accuse mosse sul rialzo dei prezzi previsto dal Dl, Urso chiarisce che il Governo è intervenuto “in quelle condizioni in cui non vi è un’alternativa di mercato, perché in Sardegna e in Sicilia non vi è un’alternativa adeguata, come per esempio i treni ad alta velocità, oppure in occasione di quegli eventi, come l’alluvione dell’Emilia Romagna, in cui si è verificato che non potendo prendere altri mezzi se non gli aerei, proprio in quel momento, invece di aiutare gli utenti i prezzi salivano alle stelle”. E sottolinea: “Lo Stato ha il dovere, non il diritto, di intervenire quando il cittadino, l’utente, il consumatore in qualche misura viene sottoposto ad un’azione che non risponde alle regole di mercato, ma che anzi è contro le regole di mercato e certamente contro i diritti dei cittadini”.
Sul versante Ue un portavoce della Commissione ha fatto intanto sapere di contatti con le autorità italiane. Bruxelles ora attende di ricevere informazioni più dettagliate sul contenuto preciso” del provvedimento, fanno sapere dall’esecutivo europeo, spiegando che l’Ue “sostiene misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili in linea con le norme del mercato interno Ue”. E “la libera fissazione dei prezzi è di solito la miglior garanzia di prezzi accessibili nel mercato del trasporto aereo” europeo.
“Norma illegale”. “No, agito secondo le regole”
La norma contenuta nel Dl Omnibus contro il caro voli era stata definita “illegale” da Wilson, il quale aveva chiesto di eliminarla perché “le conseguenze del decreto sarebbero esattamente l’opposto di quello che il governo vorrebbe ottenere”. Con un tetto ai prezzi “perché mai dovrei far volare un aereo in inverno” – aveva detto Wilson – aggiungendo che “se ho un aereo a Catania e posso scegliere se collegare Trieste o Barcellona, ma sulla tratta Catania-Trieste c’è un tetto dove andrò? A Barcellona ovviamente”. Tutto questo rischia di portare alla riduzione della frequenza dei collegamenti con le isole. Per contenere i prezzi, al contrario, occorre garantire la competizione e aumentare l’operatività.
“Noi siamo intervenuti secondo le regole europee e siamo ovviamente disponibili a fornire tutte le argomentazioni“, è stata la replica del ministro Urso, il quale si è reso anche “disponibile a incontrare anche le altre compagnie per capire se il provvedimento può essere migliorato in conversione parlamentare”.
Scontro Wilson-Schifani sui collegamenti con le isole
Wilson ne ha anche per chi accusa la sua compagnia di fare cartello sui voli per Sicilia e Sardegna, come più volte denunciato dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani. “Chi lo dice, dice spazzatura, nient’altro che spazzatura”, afferma. “Non siamo parte di un cartello, non mi lascio insultare. Ryanair ha raggiunto oltre 185 milioni di passeggeri perché abbiamo abbassato i prezzi e diamo valore, non abbiamo bisogno di parlare con compagnie incompetenti. Non ho mai parlato con nessuno, mai parlato con qualcuno in Ita”, spiega.
A stretto giro arriva la replica di Schifani: “Spazzatura sono certe condotte che abbiamo segnalato all’Antitrust per ben due volte. ‘Spazzatura’ è far subire ai siciliani prezzi spropositati quando questi vogliono spostarsi per Natale o durante il mese di agosto oppure quando sono costretti a prenotare senza largo anticipo un volo. Ho sempre detto che avrei incontrato l’amministratore di Ryanair se avesse dato chiari segnali di voler ridurre le scandalose tariffe della sua compagnia, per poter concordare le modalità. Ma – conclude il governatore – l’arroganza di quel vettore, dimostrata oggi anche dalle offensive dichiarazioni del suo capo, hanno impedito qualunque tipo di mediazione”.
Lai (Pd): “Da Wilson parole inaccettabili”
“Le dichiarazioni del ministro Urso e quelle del ceo di Ryanair Wilson fanno venire più di un dubbio sulla discussione avvenuta tra governo e compagnie aeree – commenta il deputato del Pd Silvio Lai -. In particolare le parole sprezzanti di Wilson sono inaccettabili sotto ogni punto di vista, e spero vivamente che non abbia ragione sull’impatto del decreto sulle norme Ue. Confido che l’iniziativa assunta dal Governo sulla scorrettezza dell’attività delle compagnie aeree in merito agli aumenti dei biglietti aerei su Sardegna e Sicilia sia stata verificata in sede europea e nelle opportune sedi di legittimità prima di essere messa nero su bianco su un decreto. Se cosi non fosse e le pesanti parole di Wilson si basassero non solo sull’arroganza della compagnia aerea ma su una valutazione errata dello strumento attivato sarebbe davvero grave. Noi tifiamo per l’Italia ovviamente, ma è bene sottolineare che governare il Paese non è un gioco per incompetenti e non vorremmo trovarci in questa situazione. La beffa in quel caso sarebbe più nefasta del danno”.
Russo (FdI): “Sulla buona strada per calmierare i prezzi dei voli”
“Le scomposte reazioni di Ryanair sui provvedimenti intrapresi dal governo mostrano in tutta evidenza che l’esecutivo è sulla buona strada per calmierare i prezzi dei voli“. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, capogruppo FdI in Commissione bicamerale insularità. “Come ha giustamente fatto notare il ministro Urso – aggiunge – la compagnia aerea avrebbe bisogno di esperti di diritto commerciale per comprendere che le sue pratiche sono state più volte scorrette, a dimostrazione delle ripetute sanzioni in cui è occorsa. Per quanto ci riguarda, quindi, nessun passo indietro sulle scelte intraprese, a tutela dei cittadini e dell’interesse nazionale”.