Cinque secondi. È questo il tempo di rallentamento che Twitter – ora ribattezzato X – ha introdotto nell’accesso ai collegamenti con Facebook e Instagram oltre ad altri siti di informazione fra cui Reuters e New York Times, Bluesky, Substack. Si tratta del cosiddetto “throttling”, che aumenta il tempo che intercorre tra il clic su un collegamento e l’effettivo ottenimento della pagina richiesta. Il ritardo, scrive il Washington Post, riguarda i collegamenti mostrati con l’abbreviazione “t.co”, relativa ad un servizio di accorciamento dei link usato dalla stessa X. La mossa sembra mirata alle aziende che hanno attirato le ire del proprietario Elon Musk “colpevoli” di aver criticato alcune sue società, tra cui Tesla e SpaceX. Intanto il ministro italiano della Cultura, Gennaro Sangiuliano, conferma la disponibilità a ospitare l’annunciato match fra Mark Zuckenberg e lo stesso Elon Musk.
Come funziona il throttling
La “strozzatura” nella procedura di accesso a siti esterni provoca un rallentamento verso il sito di destinazione, sottraendo potenzialmente traffico ed entrate pubblicitarie alle aziende interessate. L’analisi del Post ha rilevato che servono fino a cinque secondi per accedere ai siti rallentati, in confronto dell’unico secondo di attesa per i portali non coinvolti. Un utente ha segnalato per la prima volta i ritardi martedì, sul forum Hacker News, affermando che il throttling sarebbe partito il 4 agosto ai danni del New York Times, giorno in cui Musk ha suggerito ai suoi follower di cancellare l’abbonamento al quotidiano.
Successivamente X avrebbe eliminato la limitazione per alcuni siti, portandola a zero secondi anche se non è noto se tutti i siti web sottoposti a throttling abbiano ripristinato il normale servizio.
Match Musk-Zuckerberg, “sì” di Sangiuliano
“C’è la disponibilità a parlarne, anche perché la disponibilità non la dà l’organo politico ma i tecnici che sono preposti alla gestione dei siti che ci dicono se quella cosa si può fare e, soprattutto, se è compatibile con la tutela e la salvaguardia del patrimonio che è la nostra prima preoccupazione”. Lo ha affermato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso di un’intervista a RaiNews24, in merito ad una domanda sull’annunciato match tra gli imprenditori Mark Zuckerberg ed Elon Musk.
“Noi mettiamo a disposizione alcuni nostri siti per fare alcuni eventi, esiste un vero e proprio tariffario, fermo restando che la priorità è la loro tutela e salvaguardia” ha spiegato il ministro, ricordando che di eventi “ce ne sono stati tantissimi negli anni, come i Pink Floyd a Pompei, altri al Colosseo, il concerto di Bono Vox al San Carlo di Napoli o gli eventi sportivi all’Arena di Verona, quindi c’è una vasta fruibilità di questi beni per eventi che possono in qualche modo esaltare anche i beni stessi, oltre a dare risorse economiche che noi investiamo per la tutela del patrimonio“.
“Quindi ho il dovere di ascoltare chiunque abbia da fare delle proposte in tal senso” ha aggiunto Sangiuliano, precisando che “mi sembrava che la città di Roma non potesse però essere destinata a questo tipo di evento: mi hanno parlato di un evento di beneficenza al quale è correlata un’ingente donazione, che noi vorremmo però destinare ad alcuni ospedali pediatrici per fare ricerca scientifica e riqualificare le strutture. Poi sembra che la cosa non abbia consistenza”.