CONCORRENZA

Chip, faro della Ue sul deal Qualcomm-Autotalks

La Commissione europea accoglie la richiesta presentata da 15 Stati membri di valutare la proposta di acquisizione: “Importante garantire che produttori di apparecchiature e gestori di infrastrutture mantengano l’accesso alla tecnologia vehicle to everything a prezzi e condizioni competitive”

Pubblicato il 18 Ago 2023

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La Commissione europea ha accettato le richieste presentate da 15 Stati membri dell’Ue per valutare l’acquisizione proposta di Autotalks da parte di Qualcomm ai sensi del Regolamento sulle Fusioni dell’Ue.

Qualcomm è un produttore globale di semiconduttori con sede negli Stati Uniti che serve diverse industrie, tra cui il settore automobilistico, dove i suoi chipset consentono ai veicoli di comunicare direttamente tra loro e con l’ambiente circostante (comunicazioni veicolo-a-tutto, o “V2X”). Autotalks è invece un produttore israeliano di semiconduttori specializzato in semiconduttori V2X.

Questa è la seconda occasione in cui la Commissione accetta richieste di rinvio ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 1, del Regolamento sulle Fusioni dell’Ue in applicazione delle sue Linee guida sull’articolo 22 adottate il 26 marzo 2021.

Richiesta di rinvio da parte di 15 Stati membri dell’Ue

L’acquisizione proposta non raggiungerebbe le soglie di notifica stabilite nel Regolamento sulle Fusioni dell’Ue e non è quindi stata notificabile in nessuno Stato membro.
Belgio, Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia hanno presentato iniziali richieste di rinvio alla Commissione ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 1, del Regolamento. Questa disposizione consente agli Stati membri di chiedere alla Commissione di esaminare una fusione che non ha dimensioni europee, ma che influisce sul commercio all’interno del mercato unico e minaccia di incidere significativamente sulla concorrenza nel territorio degli Stati membri che presentano la richiesta. Gli altri paesi dell’Area economica europea (Aea) hanno avuto la possibilità di unirsi: successivamente, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Slovacchia si sono infatti unite alle richieste di rinvio iniziali.

Accettata la richiesta di rinvio

Sulla base delle informazioni disponibili alla Commissione in questa fase iniziale, “e senza pregiudizio per l’esito della sua indagine completa”, la Commissione ritiene che l’operazione soddisfi i criteri per il rinvio ai sensi dell’articolo 22 del Regolamento sulle Fusioni dell’Ue. In particolare, l’operazione combinerebbe due dei principali fornitori di semiconduttori V2X nell’Aea.

La tecnologia V2X è fondamentale per migliorare la sicurezza stradale, la gestione del traffico e ridurre le emissioni di CO2, nonché per la diffusione dei veicoli autonomi. “È quindi importante garantire che i clienti, come i produttori di apparecchiature originali o i gestori delle infrastrutture, mantengano l’accesso alla tecnologia V2X a prezzi e condizioni competitive”, fa notare la Commissione.

La Commissione ha chiesto a Qualcomm di notificare l’operazione. Qualcomm non può attuare l’operazione prima di notificarla e ottenere l’autorizzazione dalla Commissione.

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