L’iPhone di chi infrange la legge può essere “aperto” dalla stessa Apple per conto della polizia, che può dunque violare la privacy dell’utente. Solo negli Usa, per ora. Lo rivelano alcuni media americani (la notizia l’ha dato Cnet) secondo i quali le domande di accesso agli smartphone dei cittadini sotto inchiesta sono talmente numerose che Cupertino ha creato una “lista d’attesa”, con tempi piuttosto lunghi: circa sei settimane. Anche se a richiederle è la polizia.
Il dispositivo infatti ha un grado di sicurezza così elevato che le forze dell’ordine, in caso di necessità di acquisire dati, non sono in grado di entrare negli iPhone e per farlo devono chiedere aiuto al colosso californiano. Per “forzare” il codice d’accesso è necessario che l’utente si trovi ad avere a che fare con la legge, e in caso venga provata la sua innocenza, potrebbero porsi nuovi interrogativi di non facile soluzione.
Non è solo Apple a ricevere richieste di questo tipo da parte dei federali. Anche Google deve eseguire il bypass delle password, ma pare che, a cose fatte, l’utente venga avvisato che la sua privacy è stata violata.
La vicenda emerge da documenti legali di cui la testata Cnet è entrata in possesso: c’è scritto che un agente di Atf, il bureau per reati connessi ad alcol, tabacco e armi, la scorsa estate ha tentato per tre mesi di trovare qualcuno “dotato di competenze legali tali da sbloccare” un iPhone 4S. Non riuscendoci l’agente si è rivolto a Apple per farsi aiutare nel caso di un uomo del Kentucky accusato di spaccio di coca. Ma l’Atf a que punto è stata messa “in lista d’attesa”.
Non è chiaro, in realtà, quante informazioni Apple riesca a ottenere hackerando gli iPhone (sarebbe più facile violare i dati replicati su cloud), ma certo, come l’agente Atf ha dichiarato in una dichiarazione giurata, “Apple ha le capacità di bypassare il software di sicurezza” dell’iPhone e potrebbe “scaricare il contenuto del telefono su una chiavetta esterna”.
La notizia arriva nello stesso giorno in cui Apple annuncia il sorpasso della soglia simbolica dei 50 miliardi download di “app” dal suo App Store. I clienti scaricano ormai 800 app al secondo, ad un ritmo di oltre due miliardi al mese, dice Apple in un comunicato. La 50 miliardesima app è stata “Say the Same Thing” di Space Inch, ed è stata scaricata da Brandon Ashmore di Mentor, Ohio, che ha ricevuto una Carta Regalo App Store del valore di 10mila dollari.
“L`App Store ha completamente rivoluzionato il modo in cui le persone usano i dispositivi mobili e ha creato un entusiasmante ecosistema di app che ha fruttato agli sviluppatori oltre nove miliardi di dollari”, ha affermato Eddy Cue, vicepresidente Internet Software e Servizi di Apple. “Siamo assolutamente sbalorditi dall’aver raggiunto questo storico traguardo in meno di cinque anni”. L`App Store è stato aperto nel luglio 2008 con appena 500 app. Oggi ne ha 850mila.