Pace fatta tra Microsoft e il governo sudcoreano sull’utilizzo di un software installato nei computer del ministero della Difesa.
Come riporta l’emittente televisiva Fox News, si chiude una controversia che durava da oltre tre anni: il colosso con sede a Redmond, nello stato di Washington, chiedeva danni per oltre 12 milioni di dollari per uso scorretto della licenza del programma. Secondo Microsoft gli accessi al software dal ministero erano superiori al numero di licenze pagate, ma il governo della Corea del Sud sosteneva che gli accessi erano effettuati tramite regolari fornitori di servizi terzi.
Ora la questione sembra chiusa: Microsoft non chiederà pagamenti ulteriori. “Abbiamo collaborato per chiudere la questione e andare avanti nella collaborazione in futuro, come è spiegato nella dichiarazione di intenti” ha detto Na Hyung-du, il funzionario del ministero sudcoreano che ha negoziato sulla vicenda. Baek Su-ha, portavoce di Microsoft in Corea del Sud, ha confermato che la società non procederà ulteriormente. “Non parleremo più del passato e adotteremo una situazione win-win” ha concluso.
Na ha poi specificato che il ministero continuerà ad acquistare il software attraverso una terza parte, invece che direttamente da Microsoft come voleva l’azienda.
Il software in questione è usato nella divisione informatica militare che comprende oltre 230.000 computer.