IL CASO

Cybersecurity, cloud e AI: 7 società Usa-Uk acquisite da Goldman Sachs con fondi cinesi

Secondo quanto rivela il Financial Times la società avrebbe utilizzato un fondo di private equity, costituito nel 2017 con la China Investment Corporation e con plafond da 2,5 miliardi di dollari, per gestire le operazioni nonostante le tensioni sul fronte hi-tech fra Stati Uniti e Cina

Pubblicato il 30 Ago 2023

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Goldman Sachs avrebbe utilizzato un fondo creato con denaro statale cinese per acquistare complessivamente sette società statunitensi e britanniche, inclusa una società di sicurezza informatica che fornisce servizi al governo britannico. Lo riferisce il Financial Times, facendo presente che il fatto sarebbe avvenuto nonostante le crescenti tensioni tra Pechino e l’Occidente.

Il fondo in questione è un “fondo di partnership” di private equity del valore di 2,5 miliardi di dollari creato nel 2017 in collaborazione con il fondo sovrano cinese China Investment Corporation (Cic). Le transazioni comprendono una start-up specializzata nel tracciamento delle catene di approvvigionamento globali, una società di consulenza per il cloud computing, un’azienda di test dei farmaci e un produttore di sistemi utilizzati nell’intelligenza artificiale, nei droni e nelle batterie dei veicoli elettrici.

Riflettori su Lrqa, società di cybersicurezza al servizio del governo Uk

Secondo quanto riferito, inoltre, nel 2021 Goldman avrebbe utilizzato il fondo di partnership con Cic per contribuire a finanziare l’acquisto di Lrqa, l’unità di ispezioni e cyber del gruppo britannico di classificazione marittima Lloyd’s Register. Lrqa fornisce servizi di ispezione e certificazione e opera, tra l’altro, nei settori aerospaziale, della difesa, dell’energia e della sanità. L’attività comprende il gruppo di sicurezza informatica Nettitude, che sul suo sito web afferma di essere un fornitore di servizi approvato dal governo britannico e di contribuire a “rafforzare le organizzazioni governative e di difesa in tutto il mondo”. Il suo lavoro include l’“ethical hacking”, in cui il suo personale tenta di violare i sistemi dei clienti per valutarne le vulnerabilità. Nell’operazione Lrqa e in altre, il fondo Goldman-Cic ha investito insieme a fondi privati separati che la banca gestisce, il che significa, osserva il Financial Times, che il coinvolgimento finanziario dello Stato cinese è stato relativamente ridotto.

Il ruolo del private equity negli investimenti “critical” dei fondi sovrani

Nonostante Goldman Sachs abbia annunciato gli investimenti nelle società acquisite, la banca non ha rivelato che le operazioni sono state finanziate, almeno in parte, dal fondo cinese. Queste operazioni mettono in luce come i fondi di private equity abbiano aiutato i fondi sovrani a accumulare quote indirette in aziende di settori critici, poiché i governi occidentali hanno aumentato il controllo sugli investimenti diretti esteri, soprattutto quelli provenienti dalla Cina.

Lloyd Blankfein, ex ceo di Goldman Sachs, ha lanciato il China-US Industrial Cooperation Partnership Fund durante la visita di Stato di Donald Trump a Pechino nel 2017. L’obiettivo era affrontare le preoccupazioni di Washington riguardo allo squilibrio commerciale tra Stati Uniti e Cina, investendo capitali cinesi in aziende americane. La banca ha dichiarato che il Cic sarebbe stato un “investitore di riferimento” nel fondo e avrebbe svolto un ruolo attivo nell’aiutare le aziende acquistate a espandersi in Cina.

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