LA STRATEGIA

Innovazione Ue, la nuova commissaria Ivanova: “Horizon Europe va rafforzato”

Prima audizione all’Europarlamento per la responsabile designata dalla presidente Ursula von der Leyen a seguito dell’uscita di scena di Mariya Gabriel: “Difenderò ogni centesimo destinato al programma di ricerca”

Pubblicato il 05 Set 2023

ivanova

Partenariati e sinergie sull’innovazione per un futuro verde e digitale. Sono gli assi della strategia annunciata dalla nuova commissaria designata per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, nel corso dell’audizione delle commissioni congiunte per l’Industria, la ricerca e l’energia e per la Cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo. Ivanova è stata designata da Ursula von der Leyen per succedere a Mariya Gabriel, che lascia Bruxelles per aiutare a formare un governo in Bulgaria dopo una lunga crisi politica.

La carta d’identità di Ivanova

Iliana Ivanova è membro della Corte dei Conti europea e appartenente alla forza politica di Boyko Borissov, Gerb, affiliata al Ppe. Ivanova è un’ex europarlamentare, vicepresidente della commissione per il Controllo dei bilanci e vicepresidente della commissione speciale sulla Crisi economica, finanziaria e sociale. Ha conseguito un master in Relazioni economiche internazionali presso l’Università di Economia di Varna e un Mba presso la Thunderbird University in Arizona.

I tre punti centrali della strategia

“Tre punti per me sono essenziali – dice Ivanova -: il ruolo chiave della ricerca e dell’innovazione per il modello di crescita dell’Ue; le migliori possibilità per favorire l’istruzione e le competenze, perché rafforzare il potenziale dei nostri cittadini è il miglior investimento per il futuro; infine, il ruolo di coesione della cultura per la nostra società, emancipare i giovani e unire le persone tramite lo sport.

Ricerca e innovazione sono una conditio sine qua non per il nostro futuro sostenibile – dice ancora Ivanova -. L’Europa è una potenza scientifica, abbiamo i migliori ricercatori e innovatori al mondo, ma il panorama è frammentato e gli obiettivi di Horizon Europe sono ancora sotto il target del 3% del Pil e molto sotto ai competitor globali”. Oltre al quadro finanziario pluriennale 2021-2027, “servono anche leve significative con partenariati e sinergie globali sull’innovazione per il futuro verde e digitale dell’Ue”, ha precisato la commissaria designata.

“Se sarò nominata, farò sì che si integrino tutte le iniziative locali – dice ancora Ivanova -. Per esempio il Nuovo Bauhaus europeo riunisce le organizzazioni partner e gli innovatori locali per mettere a terra progetti che si concretizzeranno nel Green Deal europeo, che dovrebbe migliorare la nostra vita quotidiana”.

I progetti a difesa del bilancio Horizon Europe

Nel corso dell’audizione la nuova commissaria designata ha assicurato che si impegnerà “a difendere con forza il bilancio Horizon Europe nel suo stanziamento a favore degli obiettivi dello stesso programma”. Come confermato da Ivanova “c’è tanta pressione su tutti i bilanci, capisco le preoccupazioni” su quello dedicato alla ricerca e innovazione nell’Ue. “Possiamo fare molto con le risorse esistenti” – ha precisato la commissaria designata – “ma per scarsa comunicazione o cooperazione tra programmi non riusciamo a sfruttare appieno”. Per esempio, “possiamo creare ottime sinergie tra Horizon Europe e Recovery and Resilience Facility”.

“Occorre estrema prudenza pensando alle sfide legate al Green Deal europeo – ha spiegato la commissaria designata -, per utilizzare al meglio ogni singolo euro disponibile. Il bilancio pluriennale non può essere l’unico strumento per coprire le crisi, dobbiamo attrarre investimenti“.

Ricerca e innovazione: investimenti bassi

“Il nostro ‘paesaggio’ ricerca e innovazione è ancora frammentato, gli investimenti sono ancora al di sotto dell’obiettivo del 3% del Pil, e molto al di sotto dei livelli di alcuni nostri competitor globali – dice ancora Ivanova -. Oltre ai finanziamenti stanziati nel bilancio Ue, si possono attirare risorse finanziarie pubbliche e private aggiuntive in vario modo e utilizzare leve significative includendo anche partenariati. Serve che Orizzonte Europa venga utilizzato come uno strumento per dare un vantaggio all’Ue a livello globale. La cooperazione sarà sempre fondamentale, e quindi dobbiamo rafforzare la dimensione internazionale di Orizzonte Europa e incoraggiare l’associazione di Paesi terzi, garantendo al contempo reciprocità, così come prevede la strategia per la sicurezza economica”.

Istruzione, via ad alleanze tra università

“Se eletta – prosegue Ivanova -, continuerò a lavorare per creare alleanze tra università, incentivare sforzi per il riconoscimento e le equipollenze di esami e diplomi, nonché per il diploma congiunto europeo. Il Piano d’azione per l’istruzione digitale è stato un facilitatore chiave per le opportunità di apprendimento nell’Ue, e sosterrò gli Stati membri nel garantire la trasformazione digitale effettiva di tutti i sistemi di istruzione”.

Green Deal, obiettivi 35% Horizon Europe

“Seguirò con attenzione l’attuazione degli obiettivi climatici del Green Deal europeo nel programma Horizon Europe. Siamo al 24% e dobbiamo arrivare al 35% entro i tempi prestabiliti – dice Ivanova -. Il 67% dei partenariati è impegnato nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, e rappresentano uno strumento che attira ulteriori investimenti privati”, ha precisato Ivanova. Inoltre “4 missioni di Horizon Europe su 5 hanno come obiettivo la mitigazione del cambiamento climatico e abbiamo una Comunità di innovazione sul clima”. L’impegno della commissaria designata in caso di nomina definitiva “è quello di garantire che tutti gli obiettivi siano mantenuti per raggiungere il 35% fissato”, garantendo che “ci siano le metodologie adeguate a questo scopo, serve trasparenza per misurare i traguardi”.

Inoltre la nuova commissaria designata ha anticipato che nel caso di nomina garantirà “la messa a punto e organizzazione di un ufficio Ue a Kiev per Horizon Europe e un hub per l’informatica, fondamentale per sostenere la ripresa dell’Ucraina“. A questo si aggiungono altre iniziative come la “proposta di 20 milioni di euro per le startup ucraine” e “ulteriori sforzi per costruire o ricostruire le infrastrutture ucraine distrutte, come attraverso il Centro Comune di Ricerca per la ricostruzione del settore digitale e dell’innovazione”.

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