La Grecia si propone alla Cina come “porta d’ingresso all’Europa” nel settore delle telecomunicazioni (e non solo). Oggi il primo ministro ellenico Antonis Samaras, nel corso di una visita ufficiale nella Repubblica popolare cinese, ha firmato un Mou (Memorandum of Understanding) con i big cinesi delle tlc, Huawei e Zte, per l’utilizzo del porto del Pireo come hub logistico e di transito merci.
L’intesa rientra nell’ambito di una serie di accordi bilaterali tra i due Paesi che comportano anche investimenti in Grecia da parte di China Development Bank. Tra gli accordi ce n’è anche uno sul commercio marittimo. Inoltre Samaras ha annunciato che saranno sviluppate le esportazioni di marmo e olio d’oliva dalla Grecia.
Possiamo diventare, ha concluso, “una vera e propria porta di ingresso per gli investimenti e il commercio tra Cina ed Europa”.
A sua volta il premier cinese Li Keqiang ha affermato: “Siamo due grandi potenze navali internazionali e possiamo collaborare in molte aree. Le aziende cinesi intendono diventare attive nel settore delle infrastrutture e incrementare le transazioni commerciali”.
“La Grecia è un Paese occidentale ma ha le potenzialità di un Paese emergente” ha commentato durante l’incontro Stephanos Issaias, Ceo di “Invest in Greece”.
Lo scorso marzo la tedesca Sap, terzo produttore mondiale di software, ha deciso di trasferire il suo quartier generale per le attività in Sud Europa in Grecia e di investire nel Paese. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma del governo greco destinato ad attirare investimenti stranieri.
Dopo un incontro con Samaras, l’amministratore delegato di Sap, Jim Hageman Snabe, si era detto molto colpito dai progressi raggiunti dal Paese ellenico. “Vediamo un mercato pieno di persone capaci – aveva commentato – dove il software potrebbe ricoprire un ruolo importante. Siamo qui per investire”.