L'INIZIATIVA

Chip, nasce l’Alleanza delle Regioni europee. Il Piemonte al vertice

Via alla European Semiconductor Regions Alliance. La Sassonia alla presidenza, la vice presidenza alla Regione capitanata da Cirio. Si punta a rafforzare la capacità di produzione dei semiconduttori, riducendo la dipendenza dalle forniture provenienti da Paesi terzi

Pubblicato il 08 Set 2023

Credits European Union / Philippe Veldeman​

Il Comitato europeo delle regioni (Cdr), insieme allo Stato libero di Sassonia, ha lanciato l’Alleanza delle regioni europee per i semiconduttori (European Semiconductor Regions Alliance – Esra), una rete politica di regioni – per l’Italia c’è il Piemonte, che ha ottenuto la vicepresidenza – impegnate a rafforzare la capacità dell’Europa di produrre semiconduttori e microelettronica, riducendo la sua dipendenza dalle forniture provenienti da Paesi terzi. La Sassonia avrà la presidenza.

L’iniziativa va contestualizzata nel pacchetto di misure proposte l’8 febbraio 2022 dalla Commissione europea per rafforzare l’ecosistema dei semiconduttori dell’Ue: l’European Chips Act. L’obiettivo della Commissione è di aumentare la quota di mercato dell’Europa nella produzione mondiale di chip dall’attuale 10% fino al 20% entro il 2030.

Le finalità e le richieste dell’Alleanza

L’Alleanza, che comprende 27 regioni di 12 Stati membri, si propone di individuare e contribuire a rimuovere gli ostacoli allo sviluppo strategico dell’industria migliorando il quadro giuridico, promuovendo gli investimenti pubblici e privati, sostenendo la condivisione delle conoscenze e lo sviluppo di catene del valore forti e resistenti. “La carenza di semiconduttori a livello mondiale ha messo in luce la dipendenza delle regioni e delle città dalle forniture di un numero limitato di aziende e la loro vulnerabilità alle restrizioni alle esportazioni da parte di Paesi terzi e ad altre interruzioni nell’attuale contesto geopolitico. La quota dell’Ue nel mercato mondiale dei semiconduttori è attualmente del 10% in valore, molto al di sotto del suo peso economico“, spiega il Cdr in una nota.

Nel documento in dieci punti firmato congiuntamente, le regioni chiedono una definizione a lungo termine dei fondi nel quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea per incrementare la produzione europea di semiconduttori, nonché le migliori condizioni di sostegno e competitività possibili per le regioni nel quadro dell’European Chips Act.

Le regioni invitano poi la Commissione europea a interpretare “in modo ampio” il criterio di “unicità” per ottenere la massima flessibilità e rapidità nell’esame e nella concessione degli aiuti di Stato all’industria dei semiconduttori e per sviluppare e implementare soluzioni per una produzione più sostenibile di semiconduttori nel quadro dell’European Green Deal. Si chiede inoltre di garantire “un sufficiente approvvigionamento idrico ed energetico nei siti di produzione e l’approvvigionamento, in particolare di materie prime strategiche e critiche”. L’Esra sostiene infine che un divieto dell’Ue su specifiche sostanze chimiche europee “metterebbe a rischio l’esistenza dell’industria dei semiconduttori”.

Il ruolo del Piemonte nell’Alleanza strategica

“L’Alleanza è un passo strategicamente fondamentale per sostenere il settore a livello europeo, fare sistema, ci permetterà di superare le sfide che inevitabilmente ci ritroveremo ad affrontare ed essere competitivi sul mercato globale”, ha detto l’assessore a Bilancio, Finanze e Programmazione economico-finanziaria del Piemonte, Andrea Tronzano, intervenendo nel corso dell’evento di lancio a Bruxelles. “Il Piemonte è pronto a fare la sua parte e ringrazia tutte le regioni presenti perché questo è un percorso davvero determinante per il futuro dell’Europa. Abbiamo intuito questa opportunità, a noi è sembrata un’occasione importante. Probabilmente le altre regioni l’hanno snobbata, non so, anche se c’è tempo fino al 10 settembre”.

Tronzano ha aggiunto che “il Piemonte ha una filiera robusta nel settore dei microchip, che va dalla produzione dei macchinari fino a quella dei wafer di sicilio. L’Alleanza per noi può attirare risorse nell’ambito dei progetti europei. Più regioni che hanno specificità si mettono insieme ciascuno con la propria, e i fondi europei che attiriamo con il Chips Act possono coprire una parte dei nostri investimenti in produzione, ricerca, innovazione o espansione di imprese”. Con le altre regioni aderenti all’iniziativa “cercheremo qualcosa che sia compatibile fra noi e aiuti il Piemonte a crescere”.

Sulla possibilità di sbloccare il dossier dedicato al sostegno finanziario del governo alla creazione di uno stabilimento Intel nella Penisola, Tronzano ha dichiarato: “Posso intuire che il tema sia che se Germania, Francia e Italia sono unite e Intel tiene conto di questi tre Paesi, allora è possibile che il governo italiano ci metta i soldi necessari. Ma penso che Intel un investimento l’ha fatto, e un investimento basti, anche perché non sta viaggiando in condizioni economiche meravigliose. Con questa Alleanza e con il Chips Act possiamo attirare anche altri investimenti: se Intel oggi va in Germania, l’Italia può avere il back-end e altre cose utili alla filiera con altre aziende”.

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